di Nicole Cobelli
Un femminicidio raccontato a più voci colpisce e induce a riflettere
Il coro a cappella dell’indirizzo musicale del liceo Isabella D’este ha offerto un omaggio alla professoressa venuta a mancare Anna Bianchi. L’esibizione ha avuto luogo sotto i portici dei Lattonai, “Però mi vuole bene” il brano scelto.
“Questo brano nasce negli anni ‘50 come un brano ironico. Ma solo oggi se ne comprende realmente il suo vero significato”, dichiara la professoressa direttrice del corso. La canzone racconta di una donna perdutamente innamorata del suo uomo ma incapace di vederlo nella sua vera natura violenta e pericolosa.
Così le cantanti hanno cercato di interpretare la doppia dimensione del legame malato: da un lato, le voci femminili hanno incarnato l’accecante infatuazione di una donna incapace di riconoscere la tossicità del rapporto; dall’altro, un sussurro di voci si è levato nel tentativo, purtroppo vano, di metterla in guardia. Infine, una voce maschile solista ha dato corpo all’inquietante figura dell’aggressore.
Il brano si è concluso con l’agghiacciante ripetizione della frase “però mi vuole bene”, un’eco che ha risuonato nell’aria, accompagnando la tragica morte della donna, spinta dalla terrazza della Tour Eiffel dal suo uomo, divenuto omicida. Chiaro il messaggio del brano: una storia di femminicidio, dimostrazione di quanto l’uomo possa “manipolare” la donna al suo fianco e come l’amore possa rendere sordi e ciechi di fronte ai segnali evidenti di un rapporto sbagliato.
La direttrice ha aggiunto: “Spero che la mia collega da lassù possa sentire questo brano e che le possa piacere”.
L’intensa interpretazione di “Però mi vuole bene” da parte del coro dell’Istituto Isabella d’Este è stato un omaggio musicale ad una professoressa e donna straordinaria, che ha lasciato il segno, e al suo impegno in ambito sociale.