La Massoneria è una delle fratellanze più diffuse al mondo, ancora oggi in piena attività.

di Iulia Marasescu

La nascita della Massoneria è legata alla storia delle Corporazioni dei liberi muratori medievali (free-masons): organizzati in logge artigiane, costituite da apprendisti e compagni, viaggiavano allo scopo di costruire edifici e mantenevano segrete le tecniche costruttive così da garantire la conservazione dell’arte e del lavoro. Col tempo, le logge iniziarono ad assumere un carattere sempre più speculativo, consolidando i propri valori e coltivando i princìpi di fratellanza e benevolenza, che sono ancora alla base dell’etica massonica. Inoltre, i massoni presero ad accogliere membri onorari, persone che non praticavano, di fatto, il mestiere del muratore, ma che erano interessate all’aspetto filosofico dell’associazione.
Nella Londra degli inizi del Settecento trovavano spazio numerose logge, di cui facevano parte artisti, medici o finanzieri, che avevano trasformato le vecchie corporazioni in luoghi di incontro e di dibattito riguardo a questioni scientifiche e morali. Nel 1717, quattro logge britanniche si sono riunite in un’unica organizzazione, chiamata Grand Lodge, di cui James Anderson, sei anni dopo, ha pubblicato lo statuto che ricostruisce tutta la storia della massoneria (basata sulla tradizione muratoria) e ne definisce il regolamento.
Ad oggi, la Massoneria conta milioni di iscritti nel mondo, ma il numero ufficiale non è stimabile, poiché l’associazione rende noti solamente i nomi di coloro che svolgono ruoli di coordinamento. Viene definita affettuosamente da alcuni suoi membri come una sorta di scout per adulti, a indicare un luogo di crescita e condivisione di valori, conoscenze ed obiettivi; un ambiente in cui le persone, a prescindere da religione o posizione sociale, accettano le stesse regole ed i medesimi riti, impegnandosi di comune accordo per la costruzione di una società migliore.
Uno dei requisiti fondamentali per accedere all’associazione è credere in un dio o, comunque, in un’entità superiore che, all’interno della fratellanza, viene identificata con il Grande Architetto dell’Universo (G.A.D.U.). Questa idea non fa riferimento alla divinità di una religione in particolare, ma ognuno la percepisce secondo il proprio credo: inoltre, esistono delle logge, soprattutto in Francia, che accettano al loro interno atei o agnostici.
La fratellanza è storicamente maschile e non contempla la presenza delle donne, ma si stanno diffondendo sempre di più logge femminili od anche miste.
La loggia ha fatto degli strumenti di lavoro dei liberi muratori i propri simboli. Questa professione è la perfetta metafora e sintesi dei valori e obiettivi dei massoni: se i liberi muratori lavoravano di comune accordo per costruire edifici, la Massoneria opera per edificare il futuro. Il compasso e la squadra, presenti nel logo dell’associazione assieme ad una G, sono il simbolo della pianificazione e progettazione di un mondo in via di perfezionamento.
La Massoneria è comunque un’organizzazione esoterica: parte delle sue verità sono nascoste, accessibili solamente agli adepti o ai membri dei gradi di appartenenza più alti. Questo carattere occulto ha fatto nascere numerose teorie del complotto, che rendono i massoni presunti (o reali?) artefici di infiltrazioni nei Governi mondiali o fautori del controllo dei media. Le visioni più fantasiose comprendono rituali segreti e persino sacrifici umani.
Se è possibile affermare che gli obiettivi della Massoneria non hanno carattere politico, ma si concentrano sulla crescita personale e sul miglioramento della società, diventa comprensibile perché personaggi storici molto influenti hanno fatto parte della fratellanza: Voltaire, George Washington, Benjamin Franklin, Oscar Wilde, Winston Churchill, Mozart, Garibaldi e lo stesso Enrico Fermi, che fu iniziato nel 1924 nella loggia del Grande Oriente d’Italia di Roma.

2 commenti a “LA MASSONERIA NELLA POSTMODERNITA’”

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