Illustrazione di Greta Vaccari

Buongiorno a tutti! Oggi mi piacerebbe raccontarvi una storia di circa due pescatori… Al mare andarono al largo ed incontrarono un pesce pagliaccio: si chiamava Artemide.

Un giorno iniziò a parlare con Pescatore riguardo gli altri due “circa” pescatori: “Oibò! Che schifo le persone! Non capisco niente di nuovo… Mi servirebbe una lacca per le branchie del mio pappagallo Marino e mafioso”.
“Sacro corallo unito”, rispose Pescatore, “Ne ho già sentito parlare”.
Arrivò dopo uno dei circa due pescatori e con un pesce surgelato.

Lo cucinò.
Lo schiaffeggiò.
E lo buttò.
E finì dal pappagallo Marino e mafioso.

La redazione di Myfermi nella sua ultima riunione ha prodotto questo breve testo utilizzando la tecnica del “one-word-text”, dove ognuno propone una parola e da queste nasce un scritto creativo.
Vi proponiamo un esempio di commento e vi invitiamo a dare la vostra chiave di lettura!

Commento di Emma Malavasi:

“Gli autori parlano dell’animo umano, e lo fanno raccontando del pesce pagliaccio Artemide, con uno slancio epico che non ha nulla da invidiare ai poemi omerici: la grandezza del mare e la minuziosa descrizione della vita che solo qualcuno che l’ha sperimentata avrebbe potuto scrivere.» – Gianmarco Maifredi

Una narrazione ricca di simbolismi e suggestioni.
Gli autori trasportano il lettore in un mondo pieno di sorprese, dove due pescatori intraprendono un’avventura che va ben oltre la pesca.
Le parole di Artemide, pronunciate con un certo sconcerto nei confronti delle persone, invitano a riflettere sull’importanza di cercare sempre qualcosa di nuovo e stimolante nella vita.
Artemide spinge a non accontentarsi della “routine”, invita alla ricerca di nuove prospettive.

La presenza del pappagallo Marino e mafioso aggiunge ulteriori elementi intriganti alla narrazione: è il lato oscuro delle relazioni umane o il fascino del proibito.

È interessante notare come il pescatore, in un gesto di ribellione o trasgressione, cuocia, schiaffeggi e butti il pesce surgelato verso il pappagallo.
Questo gesto può essere interpretato come una sfida alle convenzioni sociali o una ricerca di nuove connessioni e esperienze, anche se in modo insolito o inaspettato.

Questo testo incoraggia il lettore a rompere le catene delle abitudini e delle aspettative e a cogliere ogni opportunità di connessione e complicità.
È un invito a lasciarsi sorprendere e affascinare dalle meraviglie che ci circondano.

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