Di Marco Vangelisti
Il caldo è ormai un ricordo dell’estate appena passata. Mesi che ci hanno regalato un concentrato di emozioni, tra campioni che si confermano, sorprese e momenti che non dimenticheremo. Dall’erba di Wimbledon all’asfalto rovente di Monza, passando per basket, pallavolo e calcio: mesi pieni di storie da raccontare.
Il tennis e il segno di una generazione
Wimbledon e US Open hanno segnato l’estate di Jannik Sinner. A Londra ha battuto il rivale Carlos Alcaraz in finale: il campione italiano ha alzato al cielo un titolo che mancava all’Italia da sempre. È stata una vittoria costruita con pazienza e lucidità, senza cercare l’effetto speciale.
A New York, pochi mesi dopo, Jannik ha confermato un’evidenza chiara tutti: il suo essere campione non è solo questione di gioco o di ranking. Sinner è ormai un punto di riferimento, vivendo il tennis senza clamori.
Con lui e Alcaraz davanti a tutti, lo sport della racchetta è chiaramente diverso da quello dei fuoriclasse del passato. È meno istintivo, più ragionato. Probabilmente è anche per questo che Sinner piace, perché rappresenta un’idea di normalità vincente, dando sempre il massimo per raggiungere l’obiettivo.
Il calcio tra potere e popolo
Il Mondiale per Club negli USA ha portato per la prima volta un formato da trentadue squadre. Ha vinto il Chelsea, ma il torneo ha voluto raccontarci anche altro: il calcio mondiale è sempre più globale, e la distanza tra i grandi club europei e il resto del mondo si è accorciata, con la sorpresa della Fluminense, squadra brasiliana, arrivata fino alle semifinali.
All’Europeo femminile, giocato in Svizzera, l’Inghilterra ha battuto la Spagna ai rigori dopo una finale equilibrata, ripetendo il successo del 2022. L’Italia è uscita in semifinale, ma si è rivelata un’avversaria ostica. È stato un Europeo molto seguito: è ormai lontana quell’aria “sperimentale” che veniva associata al calcio femminile.
Basket e pallavolo: il ritmo dell’Europa
Nel basket, la Germania ha dominato l’Europeo maschile grazie a un gioco semplice ed efficace, mentre il Belgio ha conquistato quello femminile, battendo la Spagna in una tirata finale.
Nella pallavolo, i Mondiali (sia femminili che maschili) hanno confermato l’Italia tra le potenze: squadre solide, ben allenate, capaci di restare competitive anche quando non partono favorite. Questo è il risultato di un sistema elaborato con continuità, senza cercare l’eroe di giornata, ma un gruppo coeso.
Dove il tempo si misura in millisecondi e rumore
Alla 24 Ore di Le Mans, la Ferrari ha completato la tripletta vincendo per il terzo anno consecutivo. Kubica, con la 499P di AF Corse, ha fatto vedere quello che sarebbe potuto essere senza l’infortunio nel 2011.
I Gran Premi del Mugello, di Misano (motomondiale) e di Monza (Formula 1) hanno confermato quanto il tifo italiano si faccia sentire anche nei momenti più difficili.
E ora, cosa ci riserverà quest’inverno?
All’orizzonte ci sono i Giochi di Milano-Cortina, che promettono di riportare lo sport invernale al centro della scena europea. Nel tennis si guarda già all’Australian Open, mentre nel calcio vivremo il cuore della stagione. Nello sport dei motori inizierà la rincorsa all’innovazione per iniziare al meglio la nuova annata.
L’inverno è diverso, ci si allena e ci si prepara in vista di nuove esaltanti sfide: ma è proprio qui, nei mesi più freddi, che si costruiscono le vittorie che scaldano il cuore estivo di tanti tifosi italiani.

