Quando il tifo diventa violenza: apriamo una finestra sulle nazionali di calcio argentina e brasiliana

di Hajar Qacem

Genio e sregolatezza da una parte. Genio ed equilibrio dall’altra. La rivalità tra Argentina e Brasile dovrebbe fermarsi qui, nelle immagini legate a due leggende come Maradona e Pelè. Ma il mondo del calcio è spesso sinonimo di contraddizioni infuocate con il tifoso che si arma di violenza. È un grave problema che ha afflitto lo sport di ieri e che ancora oggi serpeggia tra gli stadi dove le rivalità sportive degenerano in pericoli per l’incolumità dei tifosi danneggiando l’immagine stessa dello sport. Negli anni ’80 in particolare, le violenze tra tifosi raggiunsero livelli critici, con episodi tragici che colpirono gli stadi in diverse città del mondo. Le tensioni e le aggressioni erano alimentate da motivi storici e sociali: lo sport ne fu travolto tanto che il pericolo abbracció con le sue spine velenose non solo i tifosi, ma lanche i giocatori e lo stesso svolgimento delle partite. Negli anni successivi, le autorità sportive e governative hanno cercato di risolvere il problema con misure di contrasto e prevenzione: ma la partita è ancora lontana da una conclusione positiva.

Il problema è complesso e richiede un impegno congiunto da parte di tutti gli attori coinvolti nello sport. Solo attraverso una collaborazione sinergica e un impegno costante sarà possibile ridurre gli episodi di violenza: gli stadi devono essere il centro di un momento di gioia, aggregazione e fair play.

Vigilia caldissima per i tifosi

La rivalità tra i tifosi dell’Argentina e del Brasile nel mondo del calcio è una delle più antiche della storia sportiva. Questo scontro va ben oltre il campo da gioco: valica i confini del lecito sfociando nelle passioni più cruente. Purtroppo, questa rivalità spesso sfocia in episodi di violenza e scontri che minano la sicurezza degli stadi e il danneggiamento dell’immagine del calcio: mettono a repentaglio la sicurezza dei tifosi stessi e delle altre persone presenti. Le partite tra queste due squadre nazionali sono da sempre caratterizzate da una tensione palpabile che si riflette anche tra i sostenitori brasiliani e argentini prima durante e dopo i match.

Una rissa tra tifosi allo stadio Maracana di Rio de Janeiro ha ritardato di 27 minuti l’inizio della partita di qualificazione alla Coppa del Mondo tra Argentina e Brasile ieri sera, 21 novembre. Gli agenti di polizia presenti sul posto hanno caricato usando manganelli per sedare gli scontri: sono volati pezzi di sedili che hanno colpito alcuni spettatori innocenti. Più di un tifoso ha lasciato lo stadio sanguinante alla testa. I giocatori dell’Argentina hanno chiesto calma rivolgendosi alle tribune prima di dirigersi negli spogliatoi.

Le autorità e le organizzazioni sportive devono lavorare insieme per prevenire e gestire questi episodi, garantendo sicurezza e rispetto. È cruciale comprendere la complessità di questo fenomeno e lavorare insieme per promuovere un ambiente sicuro e pacifico per tutti. In conclusione, invitiamo i lettori a riflettere su come possono contribuire a promuovere un atteggiamento rispettoso e di fair play tra i tifosi, rifiutando qualsiasi forma di violenza o comportamento antisportivo.

2 commenti a “LA RIVALITÀ INFINITA: TIFOSI VS TIFOSI”
  1. Quindi secondo te la storia di Brasile e Argentina deve fermarsi solamente a due leggende come Pele’ e Maradona?

    1. Ciao Omar, per essere più chiara specifico che ho usato il ricorrente accostamento tra queste due leggende del calcio come un esempio di limite dove la rivalità dovrebbe fermarsi. Un confronto sano, che prenda come spunto due idoli sportivi, è molto più costruttivo e utile che episodi di violenza tra “tifoserie”.
      Per il resto sono d’accordo con te nel dire che la storia calcistica di Brasile ed Argentina non si fermi a Maradona e Pelè.
      In questo senso quindi ho pensato fosse uno spunto di come possiamo cercare di promuovere il rispetto reciproco, la sana competizione e la passione per il calcio senza scadere in episodi che danneggiano il mondo dello sport.
      Grazie mille del tuo commento e della possibilità di chiarimento.
      Hajar

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