Una poesia sulla parità di genere sul lavoro
di Gola Giulia, Kaur Gurleen, Moisa Andreea Cosmina
Dall’origine dei tempi, i ruoli sono definiti basta guardare le caverne, lo si capisce dai graffiti.
Con la civilizzazione,
si pensa ad un’evoluzione.
Ma il mondo non è cambiato,
siamo ancora al patriarcato.
La donna fa la mamma, pulisce la capanna
a casa deve stare e di certo non protestare.
Sempre all’uomo deve obbedire
perché solo lui il cibo può reperire.
La donna ora è stanca,
l’uomo non la può far franca.
Vuole pari dignità,
ma nessuno la ascolterà.
E con le prime proteste
nascon le suffragette.
Sono avanguardiste, ma anche altruiste. Nonostante le manette, non diventan marionette.
In tempi di guerra, con determinazione, raggiungono una prima emancipazione.
Le donne diventano la colonna portante
per tutti gli uomini che combattono al fronte.
Una conquista non da poco è il diritto al voto
che arriva inaspettata come un terremoto;
non è un’allucinazione, ogni donna ora è in azione adesso si punta alla retribuzione.
L’evoluzione è ancora in atto
ma non ci scoraggiamo affatto.
La parità sul lavoro è un diritto
e noi vinceremo il conflitto…
…prima o poi…