Un’opera per descrivere i disagi degli autobus causati agli studenti.

di Gabriele Calzolari

“Bus guasti, affollati e sporchi”. Questa è la frase più ricorrente tra gli studenti che ogni giorno raggiungono la scuola in autobus. Chi usa l’autobus spesso lo trova infatti sovraffollato, sporco o addirittura non lo trova, perché non capita raramente che le linee vengano cancellate la mattina stessa.

Nell’ultimo periodo gli studenti stanno riscontrando numerosi disagi sulle linee di Apam. L’azienda dei servizi di trasporto urbano ed extraurbano aveva proposto di tagliare il numero di linee, data la mancanza di fondi per sostenere i viaggi e le spese di carburante. La Regione Lombardia non aveva ancora effettuato il bonifico necessario a sostenere l’attività di Apam all’apertura delle scuole.

Dalla scorsa estate gli studenti stessi hanno iniziato a lottare per garantire il proprio diritto all’istruzione e alla mobilità, organizzando manifestazioni e richiedendo tavoli di confronto sul tema.

Greta Vaccari, illustratrice, ha rappresentato in un’unica opera il disagio legato alla situazione dei trasporti e alla lentezza e superficialità con cui il problema viene affrontato a livello istituzionale, come se fosse un gioco e non una priorità.


Illustratrice – Greta Vaccari

2 commenti a “TANTI STUDENTI PER POCHI AUTOBUS”
  1. Fare i tagli agli autobus era probabilmente la cosa più intelligente che potessero fare, perché ci sono corse con autobus che passano in certi orari con forse 1 persona in tutto il viaggio per 40km, toglierle farebbe risparmiare ad Apam soldi e visto che a fare da “rappresentanti degli studenti” per la situazione ci sono dei ragazzi di FridaysForFuture dovrebbero pensare che mantenere queste corse è un costo a livello ambientale inutile. Piuttosto dovrebbero parlare con Apam per migliorare i controlli sui viaggi perché ci sono molti studenti che aggirano i controlli che ci sono durante i viaggi, e quelle linee molto piccole o quelle corse con pochissime persone utilizzare anche gli autobus tipo quelli degli scuolabus, più piccoli e con abbastanza posti. Con questo ho voluto esporre le mie idee sul servizio pubblico che ogni anno, proprio per noi studenti, va in negativo garantendo autobus.
    Uno Studente che abita molto lontano

    1. Buongiorno caro Abito Lontano,
      ti rispondo per chiarire alcuni passaggi delle proteste di questa estate che potrebbero essere sfuggite. Nelle 17 linee extraurbane che rischiavano di essere tagliate e nelle ulteriori 38 extraurbane a rischio soppressione, erano comprese un gran numero di linee scolastiche. I tagli erano dovuti non tanto ad una volontà di voler tagliare le linee “inutili” ma ad un buco in bilancio provocato dagli esponenziali rincari degli ultimi anni. Perciò la richiesta è sempre stata quella di salvare le linee scolastiche e coprire il buco in bilancio, cosa che poi è stata fatta. Inoltre devi considerare il fatto che “I rappresentanti degli studenti” stanno costruendo insieme ad APAM, Provincia e TPL una nuova proposta per il trasporto pubblico locale (rivedendo l’attuale contratto a cui APAM è vincolato che oramai ha più di 11 anni). Un nuovo servizio, efficiente ed economico, come stiamo richiedendo, permetterà a più persone di affidarsi al Bus, evitando l’utilizzo della macchina, riducendo il proprio impatto ambientale. Prova a pensare a 60 persone che prendono 60 macchine diverse o invece a 60 persone tutte sullo stesso mezzo. Cosa è meno inquinante?
      Nel dialogo che stiamo portando avanti con le istituzioni ed APAM la tematica di “come incentivare l’utilizzo del trasporto pubblico” è centrale. Credo che siamo concordi a dire che sia necessario uno sforzo di tutti per abbattere le nostre eccessive emissioni.
      Le nostre richieste stanno avendo sempre più peso mediatico e rilevanza istituzionale, grazie al tavolo che abbiamo ottenuto, grazie ad un lavoro difficile ed impegnativo che da agosto stiamo portando avanti, ottenendo risultati mediatici e pratici che fino ad oggi erano impensabili. E questo lavoro lo facciamo per gli studenti che rappresentiamo, di cui l’80% dichiara di venire a scuola utilizzando il mezzo pubblico. Quindi, caro Abito, lo stiamo facendo anche per persone come te.
      Condivido il discorso che fai sui controlli, infatti abbiamo segnalato durante il tavolo, l’importanza di questi, cosa che per altro c’è stata segnalata dal sondaggio che abbiamo fatto prima del tavolo e che abbiamo anche dichiarato alla stampa.
      Ciao!

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