di Alex Isacov*

“Più del 50-60% dell’esperienza universitaria prescinde dalle lezioni, dagli esami e dallo studio”

Ciao a tutti, sono Alex e fino a poco meno di un anno fa ero uno studente del Fermi. Ritorno stamani virtualmente al liceo attraverso questo blog per raccontarvi un po’ la mia esperienza di questo primo anno di università, le mie aspettative a riguardo e che cosa mi sento di consigliarvi per quello che vi aspetta, se deciderete di intraprendere un percorso universitario.
Ma partiamo dal liceo…prima fondamentale mancanza: l’odore delle crocchette del bar che si insinua nella 912 prima della ricreazione… No, ok, ok, scherzi a parte, ritorno serio.

Quello che forse molti vostri amici più grandi vi hanno detto è che lo stacco tra il liceo e l’università è netto: cambiano le materie, cambia l’approccio allo studio, cambia lo stile di vita e si ha un’indipendenza quasi totale.
Soprattutto verso la fine del liceo, trovarmi a studiare 10 materie, per quanto stimolante, mi lasciava perplesso, perché a quel punto vedevo il mio percorso, le mie aspirazioni, i miei
interessi scostarsi da quelle 5 o più ore al giorno di studio che mi avevano accompagnato per 13 anni di scuola.
Sognavo di arrivare all’università e studiare quello che mi appassionava davvero…
Beh, così non è stato (o sicuramente non del tutto). Pur restando nel mio ambito di interesse (sono uno studente di medicina), non nego che fare esami di chimica inorganica o di fisica è stato abbastanza noioso, ma è normale: ci saranno sempre argomenti più intriganti e altri più soporiferi.

Curricula a parte, ciò che ti cambia davvero la vita è l’autonomia didattica: potersi gestire da solo la preparazione di un esame e la frequenza delle lezioni, ti dà da un lato il peso e la responsabilità di affrontare e gestire moli di studio a cui non sei abituato, mentre dall’altro ti offre la libertà di fare, se ti sai ben organizzare, tutto quello che vuoi: un viaggio, un concerto a metà settimana oppure una serata in discoteca in più.
E poi c’è tutto il resto… più del 50/60% dell’esperienza universitaria prescinde dalle lezioni, dagli esami e dallo studio: si conoscono tantissime persone nuove, che vengono da città diverse e con altrettante storie alle loro spalle, si scoprono nuovi luoghi, nuovi hobby, si impara a vivere da soli o con altri. Tutti questi aspetti, a mio avviso, non sono assolutamente da sottovalutare, perché sono cruciali nella formazione personale.

QUINDI, ALLA LUCE DI QUANTO VI HO DETTO, COSA MI SENTO DI CONSIGLIARVI?

  1. Scegliete quello che vi piace davvero, altrimenti gli anni di università non finiscono più.
  2. Valutate l’opzione di andare a vivere da soli, perché vi sentirete sia responsabili (noioso ma necessario imparare a cucinare, lavare piatti, accendere lavatrici…) sia liberi di fare quello che volete.
  3. Abbiate fiducia, soprattutto per chi farà la maturità tra qualche mese, che un eventuale scoramento sul piano accademico o personale, dovuto ai tanti anni passati sugli stessi banchi e con le stesse persone, è del tutto normale e si risolverà ben presto: vi aspetta una boccata d’aria fresca.
  4. Le difficoltà non mancheranno, anzi forse ce ne saranno esponenzialmente di più, questo bisogna tenerlo presente. Tuttavia non sarete mai soli, per quanto trovarsi in una nuova città possa trasmettervi questa sensazione. Non esitate mai a chiedere, a parlare, a sfogarvi con amici, compagni più grandi e persone che si sono trovate nella vostra situazione prima di voi.
  5. Ultimo e più importante, lo ribadisco e lo ribadirò a non finire: vivete a pieno questi anni!
    A me nell’ultimo anno sembra di aver vissuto 10 volte di più rispetto ai 20 precedenti. Impegnatevi sul piano accademico a tal punto da potervi responsabilmente permettere di non dire di no al divertimento e alle novità.

Spero di avervi dato un po’ di carica per questo sprint finale prima dell’estate e di avervi invogliati a vivere quest’esperienza. Ad ogni modo, per informazioni più tecniche (come funzionano gli esami, che cos’è un CFU, come ci si iscrive ai test, ecc.) sia sul mondo universitario sia su quello più strettamente legato a medicina, non esitate a contattarmi (vi lascio il mio contatto instagram @aalex.isacov).

Con affetto, Alex

*Alexandru Isacov è tra i venticinque migliori studenti del nostro Paese ed è stato premiato dal Capo dello Stato Sergio Mattarella “Alfiere del Lavoro” lo scorso 26 ottobre; nel corso della cerimonia, trasmessa in diretta RAI, Alex ha ricevuto l’attestato d’onore e la Medaglia del Presidente della Repubblica.

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