Un incontro con le rappresentanti del Telefono rosa di Mantova. _telefonorosamantova_

di Gaya Panini

Martedì 7 marzo 2023, dalle 8:00 alle 13:00, la Sala mensa ha ospitato vari incontri aventi per tema la disparità di genere.

Ha presentato la dott. ssa Paola Elena Mari, coadiuvata da una psicoterapeuta e da altre rappresentanti del Telefono rosa, nota Associazione a sostegno delle donne che fornisce diversi servizi.

Elenco, di seguito, i più importanti.

I colloqui, fissati previo appuntamento telefonico, vengono svolti dalle operatrici presso la sede dell’organizzazione: durante questo momento privato, si ha la possibilità di raccontarsi, così da iniziare una riflessione su di sé, su certi comportamenti che spesso ingabbiano la personalità e, potenzialmente, possono privarla di lucidità e libertà. I colloqui hanno inoltre carattere informativo e orientativo, così da definire se e quale consulenza specialistica può essere utile (psicologica, legale o, in caso di impossibilità a supportare concretamente, invio in altre strutture).

La consulenza psicologica è un percorso strutturato in un breve ciclo di incontri tenuti da una figura professionale esperta e specializzata, lo psicologo: essa, ruotando intorno ai concetti di specificità e unicità, è finalizzata al benessere e alla crescita della persona. Si tratta di uno spazio di ascolto, di confronto, di approfondimento del disagio espresso per meglio comprendere il problema, accogliere la sofferenza e iniziare ad elaborare possibili strategie di intervento.

La consulenza legale, che si svolge sempre presso la sede dell’Associazione,consiste, invece, in un incontro di prima consulenza con avvocate che collaborano con Telefono rosa; le donne possono ottenere informazioni di base sulla loro situazione giuridica e una visione generale su eventuali iniziative legali e sulle possibili conseguenze.

I gruppi di parola costituiscono uno spazio specifico dedicato ai figli delle donne che subiscono violenza. Il modello operativo, secondo l’approccio oramai consolidato in letteratura, va ad accostarsi ad altre tipologie di intervento, senza però sovrapporsi ad esse.

I gruppi di aiuto sono rivolti a donne che tentano di uscire da situazioni di difficoltà. Offrono la possibilità di condividere esperienze significative, di dare corpo ai desideri e alle risorse di ognuna, di creare l’occasione per un confronto costruttivo per la rielaborazione di esperienze traumatiche. È un luogo in cui si può trovare uno spazio per sé, ma allo stesso tempo di riflessione e dialogo con altre donne; la partecipazione a tali gruppi è un’opportunità per dare e ricevere sostegno e anche per uscire dall’isolamento e dalla solitudine.

L’incontro in Sala mensa è iniziato in un clima allegro e con un “parliamo già di disparità”. Questa frase ha fatto riflettere noi ragazzi, dal momento che tanti di noi danno per scontato che esistono differenze e disparità a livello di genere.

È stato, poi, proiettato il video relativo a un discorso tenuto nel 2014 da Emma Watson nella sede delle Nazioni Unite sul progetto #HeForShe (movimento di solidarietà globale finalizzato a promuovere i diritti delle donne e la parità tra i sessi). L’attrice britannica, famosa per il suo ruolo nella saga “Harry Potter”, dove recita nella parte di Hermione Granger, è stata nominata Goodwill Ambassador per il suo impegno nella lotta per la parità di genere. Il suo discorso alle Nazioni Unite ha suscitato molte discussioni ed è diventato virale su ogni social media.

Dopo aver proiettato il video, le operatrici del Telefono rosa ci hanno posto tre domande:

La prima: “Pensi che essere maschio o femmina comporti ad avere ruoli diversi?”

La seconda: “Cosa deve-può un maschio e cosa deve-può fare una femmina?”

La terza: “Ti vengono in mente degli stereotipi legati al genere?”.

Gli studenti sono stati invitati a scrivere il proprio pensiero in merito come classe. Quindi, una volta terminato il testo, lo si doveva condividere con le altre.

È emerso che gli stereotipi riguardavano prevalentemente le donne: donna in cucina; donna al volante pericolo costante; donna che pulisce.

Infine, dopo un momento di ulteriore riflessione, i ragazzi sono tornati nelle rispettive aule.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *