Come vivono gli studenti la loro scuola? Cosa vorrebbero cambiare?

Di Elisa Zaltieri con la partecipazione di Davide Tecchio, Andrea Sabbadini, Iulia Marasescu e Giulia Caleffi.

Anche quest’anno il Fermi è il centro della vita di più di duemila studenti che, volenti o nolenti, passano gran parte delle loro giornate all’interno dei suoi confini.

Oltre all’indiscutibilmente ottima formazione scolastica, la nostra scuola ci ha sempre offerto spazi comuni, attività extra scolastiche, giornate a tema e molto molto altro!

Ma cosa vorrebbero cambiare i nostri studenti?

Glielo abbiamo chiesto, raccogliendo l’opinione di alcuni ragazzi che, appellandosi ai propri rappresentanti, hanno espresso alcune criticità.

Noi tutti amiamo l’ambiente frizzante dell’istituto, reso tale da quella che è, a tutti gli effetti, una grande comunità. Ma, a causa del numero cospicuo di studenti in movimento all’interno dell’istituto si presentano anche alcune problematiche: dall’accumulo di persone in sala mensa e nei corridoi nei minuti precedenti il suono della prima campanella e fino ai fastidiosissimi ingorghi sulle scale durante il cambio dell’ora.

Gli studenti chiederebbero delle soluzioni a tali problemi, magari permettendo ad alcune classi di spostarsi a orari differenti o anticipando l’orario d’ingresso nei locali scolastici.

Proseguo dando voce ai pensieri che riguardano lo sportello psicologico offerto dalla scuola: estremamente apprezzato da coloro che ne fanno uso ma, secondo il parere degli studenti, la promozione è scarsa.

Crediamo che un supporto psicologico sia estremamente utile per lo studente e che un suo uso consapevole possa giovare anche al rendimento scolastico. La richiesta dunque riguarderebbe un incremento dell’accessibilità al supporto.

Infine, per rafforzare lo spirito di gruppo all’interno della scuola gli studenti esprimono il desiderio, anche quest’anno, della realizzazione di giornate a tema e di festeggiamenti natalizi.

L’Istituto Tecnico delle scienze applicante Enrico Fermi, è in parte la casa dei suoi studenti. Ragazzi che, ogni giorno, si impegnano per renderlo migliore. In che modo? Facendo sentire la propria voce.

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