“Adamo aspetta, immobile, l’amore e la sofferenza dipinti.
L’occhio sospeso tra paradiso e inferno, nell’attesa di una promessa svanita.”

di Alessandro Antinori

Due dita, uno sguardo, l’amore per il creato,
così tremendamente vicini,
ma anche tremendamente lontani.
Adamo aspetta quella mano da più di 500 anni

eppure lui è lì, non si muove
Aspetterà ancora e ancora,
lo farà perché non può fare altro,
per volere di Michelangelo Buonarroti.

Quel tocco rappresenta la beatitudine,
la pace interiore e la salvezza,
che si trasforma in sofferenza e dannazione,
per ciò che sarà per sempre irraggiungibile.

Ancora innocente, ancora puro d’animo,
il corpo di un adulto scolpito come una statua
con i lineamenti morbidi come la setole di un pennello,
incosciente del male che lo circonda. 

Non può capire quanto può lacerare l’animo l’attesa
aspettare una persona che non arriverà mai.
Una promessa che svanisce,
non è degno del paradiso. Cos’ha sbagliato?

1 commento su “L’ATTESA INFINITA”

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