di Andrea Ferrari e Daniele Farina

Dopo la seconda notte insonne a causa del festival, due studenti del Fermi vi propongono gli ultimi 14 giudizi sulle esibizioni. Quali le performance che ci hanno sorpreso? Quali i migliori brani di questa edizione? Ma soprattutto, alla fine Blanco doveva veramente colpire le rose o no? Spoiler: non lo sapremo mai.




Will – «Stupido» voto 5-

Un po’ sfortunato ad essere il primo ad esibirsi ma purtroppo non all’altezza di questo palco. L’effetto applicato alla voce da una sensazione robotica un po’ fastidiosa.  Non proprio un buon inizio.




Modà – «Lasciami» voto 7+

Band leggendaria, il pezzo un po’ meno, ma riesce comunque a conquistare con una base e una melodia gradevole e con una perfetta esibizione vocale dal punto di vista tecnico. Forse questo brano per piacere avrà bisogno di qualche altro ascolto.




Sethu – «Cause perse» voto 6

Troviamo finalmente un pezzo punk che carica un po’ la scena di questa serata dopo le molte ballad. Il pezzo non è male, ma non piacerà universalmente, la base sovrasta spesso la voce di Sethu ed anche la presenza scenica dell’artista non è al livello della preparazione vocale. Non benissimo, ma di sicuro non una causa persa.




Articolo 31 – «Un bel viaggio» voto 7,5

Ci aspettavamo un ritorno un po’ diverso, ma questo pezzo ci è piaciuto lo stesso. La base ha il fascino tipico del gruppo, anche se le strofe cantate da J-Ax non sono il massimo, la parte rap invece è convincente. Audace anche il ritornello quasi in stile 883.




Lazza – «Cenere» voto 7,5

Grande sorpresa della serata, il rapper stordisce con la sua esibizione, alla faccia di chi metteva in dubbio le sue qualità vocali. La base è ottima e orecchiabile, il testo è lineare ma si adatta bene al brano.




Giorgia «Parole dette male» voto 9+

A differenza del titolo lei le parole le canta bene. Esibizione da professionista del settore, voce sul pezzo con note che ricordano il blues, agilità vocale pazzesca. Di sicuro Giorgia sa come si tengono le redini di un palco fino quasi a far perdere ogni cognizione di tempo e spazio. Di sicuro un gran performance.




Colapesce e Dimartino – «Splash» voto 7

Un pezzo che dimentica lo schema di “musica leggera” ma che ne mantiene lo stile. Il brano ci fa tuffare in una dimensione che ricorda gli anni 70. Performance tragicomica che fa sorridere ma allo stesso tempo denuncia la vita urbana e la dura realtà del mondo contemporaneo da cui l’unica via d’uscita è il freddo abbraccio di un tuffo mortale in mare aperto. Di sicuro lascia il segno.




Shari – «Egoista» voto 5+

Una bella base e un’interpretazione discreta, peccato per tutto il resto. Il testo rimane sterile e poco avvincente. Performance canora sotto le aspettative, forse a causa dell’emozione. Come artista, ancora acerba.




Madame – «Il bene nel male» voto 7,5

Quest’anno con il 75% in meno di auto-tune, la Madame ci regala un pezzo ritmato e che rimane in testa. Ottima la base che accompagna bene l’esibizione. Vocalmente stabile e soddisfacente. Buona anche l’interpretazione del testo che colpisce per il suo particolare modo di parlare del rapporto fra una “puttana”, citando il testo, e un cliente.




Levante – «Vivo» voto 6+

Porta un testo all’avanguardia sulla riscoperta della propria sessualità dopo essere diventata madre. Base molto ritmata, performance vocale buona anche se trova molte difficoltà nei versi fra un ritornello e l’altro.




Tananai – «Tango» voto 7,5

Rivelazione della serata. Finalmente ha preso delle ottime lezioni di canto e ci porta un pezzo semplice ma avvincente. Ballad piena di sentimento che ci fa scoprire un altro lato di questo artista rispetto allo scorso anno e chissà se dall’ultimo posto della scorsa edizione riuscirà ad arrivare nella top 5.




Rosa Chemical – «Made in Italy» voto 7

Direi che dopo una notte passata a canticchiarci il ritornello di questa canzone in testa possiamo dire che è orecchiabile. Personaggio molto controverso e discusso, sia per la sua musica che per il suo comportamento. Porta un pezzo che è un inno alla libertà, performance unica e che ci ha colpito fin dal primo ritornello.




LDA – «Se poi domani» voto 5

Ad LDA piace vincere facile, e quindi va sul sicuro con un brano alquanto banale. Niente da dire sull’intonazione e sulla melodia, di sicuro sa come si canta, ma c’è poco che colpisce e che fa rimanere in testa questo brano.




Paola & Chiara – «Furore» voto 7

E dopo essersi fatte prestare i lustrini dai cugini di campagna, le due regine della serata ci portano ad una festa in discoteca. Performance di ballo stellare. Testo non sensazionale, la base semplice e non troppo originale. Nel complesso due vere performer.

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