La redazione Menti Vivaci per la settimana della legalità ha deciso di mostrare come con un atto semplice si possa contribuire alla lotta contro la Mafia. Il nostro obiettivo oggi è quello di dare voce ad alcune di quelle 1000 e oltre persone che si sono trovate ad essere ingiustamente vittime di mafia.

di Redazione Menti Vivaci

“La bambina è distesa sul pavimento. Darebbe l’impressione di giocare o di dormire se non fosse per quel rivolo di sangue che le cola da dietro l’orecchio sinistro. Stava per correre, forse, per cercare scampo dalla madre. Ma un feroce sicario ha fermato il suo slancio di bambina impaurita. L’ha uccisa con fredda determinazione, con due colpi a bruciapelo sparati dietro la nuca. Una esecuzione, proprio mentre qualche metro più in là un altro killer sparava alla madre, scaricandole addosso mezzo caricatore di pistola. […] Le vittime sono Maria Marcella, 47 anni, e la sua bambina Elisabetta Gagliardi di appena 9 anni.”

“Don Costantino Stella fu ucciso dalla mafia a causa della sua attività in sostegno dei contadini. Accoltellato davanti casa sua, morì il 6 Luglio 1919, dopo essere stato ricoverato per alcuni giorni. I mandanti e gli esecutori materiali non furono mai scoperti.”

“Ucciso per una parola di troppo alla persona sbagliata. Per aver difeso un 14enne e sua madre aggrediti da un ragazzino, un 15enne figlio e fratello di volti noti della criminalità barese. Il 25enne Flori Mesuti è stato ammazzato perchè avrebbe oltraggiato il figlio del boss.”

“Marco De Franchis è stato ucciso perché, dopo che suo figlio era stato pestato in strada da un paio diguaglioni di un clan, lui era andato a protestare con il boss. E la sera si è trovato i killer sotto casa.”

“Tre morti, un carabiniere ferito, un altro passante colpito in maniera grave: è il tragico bilancio di un agguato mafioso e di un successivo conflitto a fuoco tra i killer e una pattuglia che li ha intercettati. […] I carabinieri, richiamati dagli spari, sono giunti proprio nel momento in cui stavano esplodendo il colpo di grazia. Dalla Uno partono subito i primi colpi e cade nella piazza un uomo di 32 anni, Luigi Volpe, vittima innocente della furia omicida. […] I banditi colpiscono al braccio sinistro il carabiniere Pietro Pecoraro, 32 anni, una ferita per fortuna non grave. […] E intanto stramazza al suolo, fra i tavolini del bar, una quarta persona: Giuseppe Toscano, 36 anni, anche lui coinvolto del tutto casualmente nella sparatoria. […] Raggiunto da numerosi colpi di pistola e fucile caricato a pallettoni, Gibilisco ha perso il controllo della sua Tipo ed ha investito in pieno Pietro Caruso di 30 anni, che stava transitando lungo la provinciale.”

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