Il teatro abbraccia la città

di Chiara Cofone

Oggi alle ore 16:15 in piazza Mantegna si è svolta una lezione all’aperto e aperta al pubblico, condotta da due formatori di Teatro Magro. I ragazzi presenti tra il pubblico sono stati invitati a partecipare, per sperimentare alcuni degli esercizi utilizzati da chi fa teatro. Si è creato così un gruppo misto, costituito da ragazzi neofiti e ragazzi che già avevano seguito corsi di teatro: molti dei ragazzi presenti, infatti, hanno partecipato al corso LAIVin organizzato dalla regione Lombardia e attivato nelle scuole E. Fermi, CPA, Virgilio, Forma e Manzoni di Mantova. La lezione si è svolta in due parti: si è trattato di due brevi esempi di esercizi riguardanti l’abitare lo spazio di piazza Andrea Mantegna. Nel primo, condotto da Elia Grassi, i ragazzi avevano l’indicazione di camminare nello spazio a diverse velocità, seguendo le istruzioni impartite loro come alzare le braccia e modificarne la direzione ogni volta che la parola “ora” veniva pronunciata. Il secondo momento si è svolto sulle scalinate della Basilica di Sant’Andrea: i partecipanti si sono dovuti sciogliere letteralmente a ritmo di musica sulle gradinate. La seconda attività, condotta da Alessandro Pezzali, ha reso i ragazzi partecipi di un esercizio sempre in movimento ma con protagonista un oggetto particolare: un teschio di plastica. L’atmosfera surreale e immersiva è stata protagonista di tutta la lezione.

In quanto partecipante all’esperienza (nonché membro del gruppo LAIVin del Fermi) e redattrice del MyFermi, ho potuto notare lo stupore negli occhi delle persone e sentire i commenti più disparati in merito alla nostra esibizione. Il teatro non deve per forza trasmettere un messaggio specifico ma accendere nello spettatore un dubbio, suscitare un’emozione, rievocare immagini o vissuti. Dai commenti si evince come l’obbiettivo sia stato raggiunto.

Viva il teatro e il suo essere meravigliosamente fuori dagli schemi. Grazie a tutte le persone di Teatro Magro e a chi, tra il pubblico, ha scelto di mettersi in gioco.

Di Chiara Cofone

Empatica, sensibile e romantica. Anima libera che si nutre del turbinio emotivo che la vita e i viventi le trasmettono. Tendenzialmente più confusa che Chiaraッ

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