Sofia Pasotto è un’attivista per il clima, impegnata come ambasciatrice italiana nel patto per il clima dell’UE, che abbiamo avuto l’onore di intervistare.

di Gianmaria Rigoni

Il 14 marzo si è tenuto un dialogo con Sofia Pasotto al bar “Spazio Te” moderato da un altro attivista per il clima: Pietro Casari. Sofia, partendo da Mantova, è riuscita a raggiungere il panorama europeo: abbiamo quindi colto l’occasione per farci raccontare il suo percorso.

Come hai fatto a passare da un territorio piccolo come Mantova a quello nazionale?

“Non c’è stata una transizione netta che mi ha fatto passare dal locale al nazionale. È stato il mio percorso di studi che mi ha permesso di uscire dalla città e successivamente ci sono state altre opportunità lavorative le quali mi hanno dato la possibilità di visitare diverse città. Ho lavorato a Roma, ho lavorato a Bruxelles ma sto anche lavorando come libera professionista in diverse città italiane. La possibilità di andare all’università mi ha aperto varie porte, anche se spero veramente di tornare a Mantova. Spero che si possano concretizzare delle opportunità anche nella mia città, che io amo follemente. Nel momento in cui si aprirà una posizione significativa in cui io potrò ricadere, sarò sicura che tornerò.”

Come hai reagito di fronte a giudizi negativi verso l’attivismo ambientale?

I giudizi negativi verso l’attivismo ambientale ci sono sempre stati e ci saranno sempre. A livello personale penso che queste persone non stiano facendo niente, mentre io sto cercando di fare del mio meglio, perciò,se loro vogliono giudicare, che giudichino. Attivismo non significa voler distruggere l’economia italiana, non significa voler restare indietro, ma significa voler migliorare la società, e questo è quello che sto cercando di fare.

Senti di avere un’influenza dentro Mantova? E fuori?

“No, non sento di avere nessuna influenza su Mantova. Talvolta sento di avere influenza tramite i social un po’ in tutta Italia e anche in Europa. Infatti, ho avuto la possibilità di avere riscontro da diverse persone che vivono in Belgio, in Danimarca o in Olanda che si sono affidate a me, alle nozioni e alle informazioni che condivido per capire meglio chi votare alle elezioni e per essere più sostenibili nella quotidianità.

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