Intervista ai nuovi rappresentanti d’istituto Pietro Casari, Elisa Zaltieri, Francesco Grassi e Sofia Forigo

di Rebecca Both

Qualche settimana fa si sono svolte le elezioni per la scelta dei rappresentanti d’istituto, le più competitive degli ultimi anni. A uscirne vittoriosi sono stati Pietro, Elisa, Francesco e Sofia. Abbiamo deciso di intervistarli per permettere a tutti i nostri lettori di conoscere coloro che saranno la voce degli studenti quest’anno nel principale organo d’istituto. Dalle risposte che i nostri quattro rappresentanti ci hanno dato, sembra che siano pronti a dare anima e corpo per rendere quest’anno il migliore sotto molteplici punti di vista.

Entriamo dunque più nel dettaglio con le domande. 

Ciao a tutti/e, pensavo che prima di iniziare con le domande potreste presentarvi velocemente in modo da farvi conoscere un po’…

Francesco: Ciao, io sono Francesco! Mi considero un ragazzo ambizioso e determinato, vorrei rendere quest’anno fantastico e se ce ne sarà bisogno metterò da parte le mie idee per rappresentare al meglio gli studenti. 

Elisa: Ciao, sono Elisa e quest’anno mi sono candidata come rappresentante d’istituto perché voglio far valere i diritti di tutti. Sarò dalla parte dagli studenti e li aiuterò. Questo però non cancella il mio intento principale, ovvero quello di mettere tutti sullo stesso piano. 

Pietro: Ciao a tutti, sono Pietro! Sono un ragazzo molto attivo anche dal punto di vista sociale: infatti sono un attivista del movimento ‘Friday for future’ e per quest’anno ho in programma di rendere la scuola più inclusiva, capace cioè di tener conto delle necessità di ognuno. Inoltre vorrei allargare l’offerta formativa per far sì che gli studenti diventino cittadini più consapevoli e attivi. 

Sofia: Ciao! Quest’anno ero molto indecisa se ricandidarmi, però alla fine il mio spirito “patriottico” nei confronti del tecnico ha avuto la meglio. Voglio sentirmi parte attiva all’interno della scuola. L’anno scorso non sono riuscita a raggiungere gli obiettivi che mi ero prefissata, perciò quest’anno mi impegnerò al massimo. 

Raccontateci un po’ della campagna elettorale: come l’avete vissuta? 

Francesco: c’è stata moltissima competizione, molto di più rispetto agli anni scorsi. Ammetto di essere stato in ansia, più che altro perché non sapevo con chi sarei diventato rappresentante. Mi considero soddisfatto. Tutto sommato mi sono divertito; ora, però, è arrivato il momento di mettersi a lavorare!

Elisa: io mi aspettavo una campagna impegnativa, ma non così tanto: ogni mattina mi svegliavo con un messaggio di qualcuno che mi ricordava di stampare dei volantini o altre varie cose. Nonostante le difficoltà, però, rifarei quest’esperienza altre cento volte. 

Pietro: è sicuramente stata una campagna elettorale impegnativa e stressante, c’è stata tanta competitività, considerando anche che ci sono state cinque liste; questo però è specchio del fatto che c’è voglia di mettersi in gioco. Durante gli anni abbiamo assistito a un degrado della figura del rappresentante, tant’è che gli anni scorsi avevamo a malapena due liste; quest’anno invece ci siamo tutti dati da fare, anche magari a causa di ciò che è successo l’ultimo giorno di scuola. Penso però che in campagna sia mancato un momento di confronto e di dibattito, dove ognuno avrebbe potuto esporre le sue idee. 

Sofia: io mi sono divertita e, a parte qualche episodio spiacevole, l’ho vissuta bene. 

Quali sono gli obiettivi che vi siete prefissati?

Pietro: parlo a nome di tutti, perché ci siamo già incontrati e abbiamo discusso tutti insieme. Il nostro obiettivo è quello di ‘fondere’ le idee principali di tutte le liste. Abbiamo discusso degli obiettivi per noi più urgenti da raggiungere, come per esempio il tampon box nei bagni oppure i bagni no gender e il progetto dell’eco sostenibilità. Abbiamo discusso anche delle assemblee, che purtroppo a causa del COVID sono state dimenticate: noi vorremmo renderle mensili e costanti, tra l’altro la prima dovrebbe essere alla fine del mese. Poi c’è tutto il discorso della salute mentale e del merch della scuola. Vogliamo riportare lo spirito studentesco e far diventare il clima scolastico piacevole e sereno. 

Elisa: rispetto agli anni passati ci sono molti più avvenimenti gravi a scuola, perciò vorremmo riportare, in un certo senso, anche l’ordine. Abbiamo in mente anche dei progetti artistici per unire tutti quanti. Il messaggio che noi vorremmo mandare è quello che stiamo lavorando a molte idee e che stiamo dando il massimo già da adesso. 

Messaggio ricevuto. Buon lavoro, ragazzi e ragazze!

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