intervista ad Alessio Paini e Donata Bottura

di Andrea Sabbadini

Buongiorno a tutti i nostri lettori, oggi siamo qui con il Sig. Alessio Paini, responsabile della Banca Etica, e la professoressa Donata Bottura, insegnante di Matematica presso il nostro istituto, ma iniziamo subito:

Sig. Paini, grazie per aver accettato di essere intervistato.

Che cos’è la banca Etica e in che anno è nata?

In che anno la Banca Etica sia nata è presto detto: l’8 marzo 1999 a Padova. In questa città è stata aperta la prima filiale, tutt’oggi operativa.

Spiegare che cosa sia la Banca Etica è più complesso. Le banche normalmente si formano quando un gruppo ristretto di persone o aziende con molti soldi mettono insieme i propri capitali.

Per noi è stato tutto il contrario: infatti, è stata attuata una raccolta fondi. A Mantova tra il ‘94 fino al ‘99 furono organizzati vari eventi per riuscire a racimolare il capitale sociale necessario per avere l’autorizzazione e poter aprire la banca.

Quindi, nasce dal basso, da persone che volevano una banca, che – possiamo definire – diversa da quelle tradizionali: la nostra, infatti, è particolarmente attenta al tema dell’ambiente, dei diritti umani e anche dei diritti del lavoro.

In conclusione, la Banca Etica si può delineare come una comunità di persone, che possono essere semplici clienti, soci, volontari o dipendenti. Tutte queste persone hanno scopi diversi e sono accomunate da un unico obiettivo: l’utilizzo responsabile del denaro.

Dove opera la Banca Etica?

Banca Etica opera sia in Italia sia in Spagna. Nel nostro Paese abbiamo 417 dipendenti e 34 in Spagna, dove, da dieci anni a questa parte, abbiamo aperto quattro sedi nelle città spagnole più importanti: Barcellona, Bilbao, Madrid e Siviglia. Sono presenti ben sedici consulenti Banca etica, ventuno filiali, una in ogni capoluogo di provincia e poi c’è l’ufficio CER o filiale virtuale che si occupa di assistenza telefonica.

Quali sono gli obbiettivi della banca?

Prima di spiegare quali sono, vorrei esporre il motto di Banca Etica: L’interesse più alto è quello di tutti.  In questo sono presenti la maggior parte degli obiettivi e delle motivazioni della finanza etica in generale: innanzitutto, cercare di smorzare tutte le disuguaglianze amplificate dal potere derivante dal denaro, e poi migliorare le condizioni di lavoro, facilitando l’accesso al credito per progetti che comportino, solo ed esclusivamente, un perfezionamento della nostra società.

Che ruolo riveste in questa associazione?

Io sono un consulente finanziario per la zona di Mantova e provincia, luoghi in cui non sono presenti filiali di Banca Etica, dove ci sono promotori finanziari come me.  Nello specifico mi occupo di investimenti e di previdenza complementare.

Perché la Banca Etica è importante per la comunità?

Banca Etica è importante perché il denaro condiziona inevitabilmente la vita di tutti, ed è fondamentale per noi, operatori della Banca, il concetto di trasparenza: infatti, Banca Etica, per dimostrare la propria trasparenza, rende pubblici sul proprio sito – bancaetica.it – tutti i suoi finanziamenti.

Da quanti soci è costituita e quanto costa diventarlo?

La Banca è costituita da un totale di 47.000 persone, in parte privati, ma ci sono anche delle vere e proprie cooperative. Addirittura, alcune cooperative sono socie fondatrici della Banca stessa: ad esempio Scout, WWF, Amnesty International, Emergency, Medici Senza Frontiere, Caritas, Avis, Lega Ambiente ecc.

Per diveltarlo è necessario contribuire pagando una quota di 305 euro, diventando così proprietari di 5 azioni senza alcuna data di scadenza.

Perché la gente si fida di più della finanza tradizionale rispetto alla finanza etica?

Secondo me, perché normalmente la gente crede di non avere scelta, credendo allo “stereotipo” secondo cui le banche sono tutte uguali.

Quindi, la gente comune è legata al concetto tradizionale di banca, come quelle di una volta,   preferiscono una banca che hanno conosciuto da giovani, dove era presente una persona con cui parlare.  Al giorno d’oggi, non è più questa la realtà che ci circonda; infatti, sempre più persone utilizzano il digitale, cioè l’home banking per comodità. Quando le persone raggiungono una certa età, però, necessitano di una persona che, magari, risponda al telefono in caso di necessità.

Quindi, la combinazione di questi tre fattori impedisce  alle persone di cambiare banca rimanendo legate al “vecchio”.

Le persone cambiano solo quando hanno ricevuto delle grosse delusioni o perdite, oppure quando si rendono conto che non hanno più il controllo dei propri soldi.  In effetti, noi non sappiamo come la banca tradizionale utilizza i nostri risparmi: ad esempio, li può utilizzare per scopi ben diversi e da noi non condivisi, come per la costruzione di armi o indirizzarli verso la coltura intensiva.

Come si potrebbe farla conoscere di più?

Banca Etica non è molto conosciuta, è vero. Farla conoscere sarebbe molto semplice: basta solo spendere milioni di euro in pubblicità. C’è il rischio, però, che arrivi gente che non condivide gli stessi scopi della finanza etica; quindi, la banca cerca di muoversi di più tramite i passaparola e gli incontri con i giovani nelle scuole.

Recentemente, è diventata popolare su social come Instagram, Facebook e Twitter .

È possibile svolgere PCTO all’interno della Banca Etica?

Al momento non è possibile l’attività di PCTO, perché bisogna avere un minimo di 18 anni per far parte della banca, però, si tengono sia stage universitari, che durano circa 6 mesi oppure 1 anno, sia stage per Istituti Tecnici che insegnano ai futuri lavoratori i programmi informatici e a relazionarsi con le persone.

E ora a tocca a te Donata, qual è il tuo scopo in Banca Etica?

Io sono una volontaria dal 2005 e il mio scopo è quello di ispezionare la cooperativa o l’azienda che vuole richiedere un prestito: se questa non soddisfa i requisiti obbligatori, previsti dalla Banca, per esempio non tratta i propri lavoratori in modo adeguato, il trasferimento di denaro non è accordato.

Grazie a Alessio e a Donata che hanno accettato di essere intravistati e anche grazie ai nostri lettori. Da Myfermi è tutto, buona giornata.

Per ulteriori informazioni visitate il sito www.bancaetica.it.

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