EX STUDENTE DEL FERMI ARRUOLATO IN MARINA MILITARE

Edoardo ci racconta com’è la vita quotidiana all’interno dell’Accademia, descrivendoci qualche aneddoto ed esperienze personali.

Di Jacopo Antoniazzi

Edoardo Cavazzoli è un ragazzo di ventuno anni che nel 2021, nel pieno del lockdown, si è diplomato al nostro Istituto E. Fermi, uscendo dalla sezione A del Liceo. Finita la scuola, si è subito arruolato in Marina, inseguendo il sogno che voleva coronare fin da quando era bambino.

Hai sempre sognato di essere un militare nella vita? O avevi altri progetti per il tuo futuro?

Sì, ho sempre avuto, fin da quando ero alle medie, un “sogno militare”. Alle superiori, poi, ho scelto questo liceo, e non appena terminato il mio percorso scolastico, ho optato per l’Accademia Navale di Livorno. Il mio pensiero, quindi, ha avuto una “evoluzione”: da “fare il militare” (che è molto generale), ho scelto di entrare nella Marina Militare.

Quanto e in che modo ha influenzato la tua carriera la scelta di studiare in un liceo scientifico?

Moltissimo! Ammetto che frequentare questa scuola è stato davvero molto utile: difatti, avere un diploma scientifico in mano ti aiuta ad aprire la mente su moltissimi orizzonti e a trovare interesse anche nelle piccole cose. Inoltre, al test di ingresso fra i quesiti di base ci sono domande di matematica, fisica, biologia e chimica. Non dimentichiamo che tutti i percorsi di laurea che si possono intraprendere all’Accademia Navale di Livorno (Scienze Marittime e Navali, Ingegneria Navale, Ingegneria delle Telecomunicazioni, Ingegneria Civile e Ambientale, Giurisprudenza, Scienze del Governo e dell’amministrazione del mare, Medicina e Chirurgia) necessitano comunque di una conoscenza delle materie scientifiche, ed in questo un Istituto come il Fermi ti aiuta davvero molto.

Come si può entrare nella Marina Militare?

Per prima cosa si partecipa ad un concorso che si tiene annualmente ad Ancona. A tale concorso si iscrivono circa 3500 persone, ma se ne presentano fisicamente circa 3000.

I posti totali disponibili per entrare a far parte della Marina sono 153, quindi viene fatta molta selezione. La prima prova consiste in un test scritto di selezione culturale, nel quale al candidato vengono poste domande di cultura generale, oltre a verificare il suo grado della conoscenza della lingua inglese; successivamente vengono svolti degli accertamenti psicofisici (attraverso visite mediche e incontri con uno psicologo); seguono poi tre giorni di prove fisiche durante i quali il candidato viene sottoposto ad attività come nuoto e corsa; l’ultima prova è un test orale durante il quale la commissione sottopone il candidato domande di matematica, storia e diritto.

Le missioni invece quanto durano e quali sono le destinazioni?

Le missioni ti portano a stare via circa una settimana se si tratta di simulazioni che si svolgono nel Mar Mediterraneo oppure, a volte, possono durare anche più di un mese se si svolgono nell’Oceano Atlantico o nel Corno d’Africa; solitamente in zone come la Somalia o l’Eritrea prestiamo servizio per operazioni di controllo contro la pirateria locale.

Dunque, alla fine, quanto tempo riesci a stare a casa tua, qui a Mantova?

I primi anni poco: il primo anno sono stato a casa solo 25 giorni e ho ricevuto solo tre congedi: uno per Natale, uno per Pasqua e l’ultimo durante l’estate. Ma solo la Marina Militare è così, perché negli altri corpi si ha la possibilità di stare più giorni a casa. Anche se è mio dovere ammettere che il primo anno ho ricevuto parecchi rapporti e richiami, quindi è anche per questo che sono rimasto poco con i miei genitori.

Durante il corso della tua carriera, è stato tutto liscio o hai incontrato qualche difficoltà?

La mia carriera è appena iniziata, tuttavia quando si è pivoli (ossia allievi in Marina al primo anno) non è facile, perché si ha sempre un superiore che sorveglia tutto: nel mio caso, il mio superiore controllava perfino come dormivo!

Inoltre, la “giornata tipo” di un allievo al primo anno all’Accademia è molto stancante: alla mattina ci si sveglia molto presto e si hanno solo dieci minuti per sistemarsi (lavarsi, farsi la barba, vestirsi, rifare il letto, ecc…). Terminato il tutto, si procede con attività fisica, a cui segue lo svolgimento delle lezioni accademiche. Dopo pranzo, invece, vengono realizzate attività concerni l’addestramento militare e la formazione tecnica, come la vela, simulazioni di combattimento, e altre attività pratiche.

Tutto ciò senza mai dimenticare il fatto che si è costantemente sorvegliati, e appena si sbaglia qualcosa, si riceve un rapporto, che comporta punizioni come correre un certo numero di giri di campo, oppure avere meno tempo libero.

Qual è stata l’esperienza migliore che hai vissuto finora?

La migliore esperienza finora è stata certamente il viaggio sulla Amerigo Vespucci, la migliore nave al mondo, sulla quale ho avuto l’opportunità di stare per 154 giorni quest’anno insieme ad altri allievi. Con l’Amerigo Vespucci siamo salpati da Genova il 1° luglio 2023, per attraccare poi ai porti di Monaco e Marsiglia, successivamente abbiamo trascorso 12 giorni in mare per poi arrivare a Las Palmas (Isole Canarie), Dakar (Senegal), a seguire Capo Verde. Abbiamo poi effettuato l’importante traversata dell’Oceano Atlantico, durante la quale non abbiamo toccato porto per 23 giorni, fino ad arrivare, lo scorso 6 ottobre, al porto di Fortaleza (Brasile).

Durante questo periodo, ogni giorno era una nuova sfida, e qui ho capito davvero cosa significhi essere stanchi e continuare a lavorare anche quando non si hanno forze.

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