“Non si contano sulle dita di una mano”

Di Mitja Bonassi e Iris Shuka

Questa, nostri cari ascoltatori, è la storia di due ragazzi che si sono innamorati, ma non sarà una storia d’amore.

Ma prima di tutto cerchiamo di inquadrare i protagonisti di questa storia. Vanessa è una ragazza di 22 anni che frequenta l’università, ha svariati amici e amiche con i quali organizza feste. Proprio ad una di queste, qualche anno fa, conobbe Erik, il suo attuale fidanzato. Con lui ride, scherza e si diverte, gli racconta tutto quello che succede nella sua movimentata vita da studentessa. Vanessa ha un unico segreto, il suo diario, nessuno ne è a conoscenza, lo utilizza come una sorta di confessionale con se stessa. Ma questa ragazza cosa dovrà mai confessare?

Erik invece è un ragazzo di 25 anni molto timido e riservato, non ha tanti amici ma ha già un lavoro grazie al quale è riuscito a prendersi una nuova macchina alla quale è molto affezionato. È facile dedurre chi sia il suo passeggero preferito, chi porterebbe dalla cima della montagna più alta fino alla spiaggia più difficile da scovare. Ci porterebbe Vanessa ovviamente, che da qualche anno è la sua fidanzata. Sono giovani e innamorati, cosa potrà mai succedergli?

18/8/23

Caro diario, sono le 4 del mattino, sono appena tornata da una festa incredibile, ma non mi sento come le altre volte, non riesco a dormire, la mia testa continua a rimuginare su ciò che è successo. Devo aver fatto qualcosa che non va perché Erik non mi ha rivolto parola per tutta la serata. Di solito lui è il primo che si diverte a farmi volteggiare per tutta la sala da ballo, invece stasera l’ho trovato strano, se ne stava li senza neanche rivolgermi parola, e quando ho tentato di rallegrarlo un po’ ho ricevuto solo risposte a monosillabi. Non l’ho mai sentito così freddo, era troppo insolito, devo sicuramente aver fatto qualcosa di sbagliato o non si sarebbe comportato così, per non parlare di quando mi ha riaccompagnata a casa, di solito mi accompagnava fino alla porta di casa dandomi un bacio prima di entrare, lo faceva sempre a qualsiasi costo, che fosse in ritardo che ci fosse una tempesta e perfino quando aveva la gamba ingessata e faticava a camminare, ma stasera non è sceso dalla macchina, non mi ha nemmeno guardata negli occhi e con la voce più fredda e distaccata che gli abbia mai sentito mi ha detto di scendere.

È una cosa nuova per me e mi spaventa, con lui mi sono sempre sentita in un porto sicuro, dove io ero il centro della sua felicità e lui il mio, ma stasera per la prima volta non mi sono sentita così.

Spero di riuscire a capire cosa gli succede, di rimediare in qualche modo, non voglio che le cose tra di noi cambino…

18/8/23

finalmente ‘sto schifo di festa è finito, quella là l’ho già portata a casa e sono finalmente da solo. Io non capisco cosa le sia successo, mi ha ignorato tutta sera, poi viene li e si mette a fare anche la carina pensando io ci caschi. Lo so benissimo che ha fatto così solamente perché aveva paura non la portassi a casa, ma lo scemo e il taxi sono sempre disponibili. Ha avuto anche il coraggio di fare la faccia sconcertata visto che non l’ho accompagnata fino alla porta. Ma pensa te. Le dai il mondo, la ami alla follia, poi fa finta che non esisti e quando ci rimani male lei fa quella risentita. Tutte così le donne, anche la mia ex lo faceva. Stasera sarà stata troppo impegnata a parlare di cose inutili con le amiche che vede ogni singolo giorno all’università, chissà cosa si devono dire di tanto importante. Ora me ne vado a letto ma tanto so che dormirò male, disturbato da questa pessima serata, eppure sembrava come tutte le altre, come quella in cui l’ho conosciuta.

31/8/23

Caro diario, di solito non ti scrivo con molta frequenza, ma ho bisogno di parlarti, non riesco a tenermi dentro tutto ciò che sta succedendo.

Dalla sera della festa è cambiato tutto, Erik sembra completamente un’altra persona, non vedo più nei suoi occhi quella lucina che brillava tutte le volte che mi guardava, ora vedo solo…rabbia.

Non capisco perché, proprio oggi mi ha inviato messaggi un po’ strani in cui diceva che non sono più quella di una volta, che non do più importanza alla nostra relazione e che sono una persona egoista. Io lo amo con tutta me stessa e non farei mai nulla che possa ferirlo, non capisco proprio come possa pensare queste cose, cosa possa avergli scaturito queste idee infondate.

Domani è il nostro anniversario, 2 anni esatti da quando ci siamo dati il primo bacio, che momento magico, è ancora impresso nella mia mente come fosse ieri, ho in mente di organizzargli una sorpresa per fargli capire che lo amo adesso proprio come allora, ti aggiornerò presto.

1/9/23

Che serata di merda, ma ha iniziato a credermi stupido o cosa? Non vedevo l’ora tornasse a casa perché non ne potevo più. Unica nota positiva, stasera si è data una mossa e mi è passata a prendere, anche se si è presentata in una condizione imbarazzante. Un vestito così io non lo avevo mai visto, era più nuda che vestita, sembrava dovesse andare in piscina. Pensa oh, mi porta fuori a cena e si presenta in costume. Che poi, cena, ma che cazzo dico. Tre piattini che aveva fatto preparare a sua madre perché figurati se lei fa qualcosa e mi ha portato in quello che ha definito come “il nostro posto speciale”, si certo, era bello fino a quando non lo ha rovinato con questo brutto ricordo. Non potevo trattenermi e non dirle niente. Allora ho provato a spiegarle cosa c’era che non andava, e lei fa che le ho risposto male e in più questa fa la furbona e risponde pure, pensa te, è riuscita a farci litigare nel giorno dell’anniversario. Poi ti saluta come fosse colpa tua e fa gli occhi tristi, ma vaffanculo va.

16/9/23

Caro diario, ti avevo detto che ti avrei aggiornato sulla situazione ma non era andata come speravo…

Sono passate ormai due settimane, ma sono ancora turbata per ciò che è successo quella sera.

Gli avevo organizzato una sorpresa, una cena al lume di candela solo noi due nel nostro posto speciale, ci avevo messo ore a preparare tutti i suoi piatti preferiti e lo ho aspettato sotto casa per poi portarlo li. Per l’occasione mi ero messa il mio vestito preferito, sperando che mi trovasse bella, ma non appena mi vide mi guardò con un’aria quasi schifata, e mi gridò di cambiarmi perché non sarebbe uscito con me vestita in quel modo.

Eccola, la nostra prima vera litigata. Penso sia normale in una coppia litigare, noi non lo avevamo mai fatto forse è per questo che la cosa mi turba tanto, ma non l’ho mai visto in quel modo, non era più il ragazzo con cui mi sentivo la persona più al sicuro al mondo, anzi, mi aveva quasi fatto paura.

4/10/23

Ma che cazzo succede… non ci capisco niente… ma si avrò bevuto un po’ visto che la stronza non mi guardava nemmeno a pagarla. Oh eccola, ma che cazzo ci fa in pigiama… ah ma siamo a casa mia… hahaha ho bevuto così tanto che non capisco dove sono. Si ma che figa è, adesso me la farei di brutto… cazzo fa mi dice di no? Ma ce la fa? Adesso la prendo e la obbligo. Ma che cazzo mi allontana oh. Dove va che non la sento più? Sarà andata fuori dai coglioni, tanto meglio così, non me la dava nemmeno a metterle le mani addosso.

5/10/23

Caro diario, ieri per la prima volta ho avuto il terrore di stare assieme ad Erik, i segni sul mio viso riassumono ciò che è successo ieri sera, cerco di nasconderli con del correttore, ma del semplice trucco non può nascondere ciò che è successo davvero, non può cancellare quell’immagine dalla mia mente, quegli occhi così assenti, quella mano così fredda. Aveva bevuto molto quella sera, non avrebbe mai fatto una cosa del genere se non fosse stato per l’alcol, o per lo meno voglio credere che sia così, perché un pensiero diverso da questo credo che mi distruggerebbe.

29/10/23

Ohh finalmente si è decisa a farmi divertire un po’, era da un pezzo che non si poteva fare niente, sempre con le scuse, o ha il mal di testa o il ciclo, tutte lei eh. Per qualche ragione era più normale del solito e sono riuscito a fare ciò che volevo, me la sono sbattuta fortissimo hahaha. Spero sia così anche altre volte, almeno quando lo facciamo sta zitta oppure dice qualcosa sì, ma io me ne frego, tanto in quel momento cosa c’è da dire di importante.

2/11/23

Caro diario, la situazione con Erik non fa che peggiorare, proprio l’altro giorno durante una delle nostre serate “intime”, quello che di solito era un dolce piacere si è trasformato in un incubo, mi sembrava di essere con un estraneo, gli ripetevo di smettere, di rallentare, ma non mi ascoltava, sembrava non mi sentisse neanche, come se fosse stata solo un pezzo di carne, non la sua ragazza, non una persona. Non mi sono mai sentita così, sento ancora i fantasmi delle sue mani sul mio corpo, cosa che una volta mi avrebbe fatto venire le farfalle nello stomaco, ma che invece ora evoca in me solo terrore e dolore.

23/11/23

Caro diario, ho preso una decisione, forse ci ho messo troppo ma ora so cosa devo fare, devo lasciarlo, devo allontanarmi da lui, lui non è più il ragazzo che conoscevo, lui non mi ama più, lui ama possedermi, ama giocare con me, non ama me.

Non posso più stare con una persona che mi causa così tanto dolore, non posso più continuare a nascondere con trucco e vestiti i segni di quello che lui chiama amore, non posso più.

Domani proverò a parlargli, non posso più vivere con questa costante sensazione di pericolo che mi avvolge, da domani tutto cambierà.

24/11/23

Cosa? Mi lascia? Ma che cazzo dice? Che puttana di una. Avrà trovato qualche amichetto nuovo all’università e si vorrà sbarazzare di me. Non ha mica capito che non funziona così, lei è la mia fidanzata, mia, solo mia. Continua a piangere davanti a me supplicandomi di lasciarla stare perché vuole cambiare vita. Ma che cazzo vuoi cambiare stupida donna di merda, capace solo di studiare intanto che io mi distruggo di lavoro. Ancora continua con queste storie, non ne posso più e che cazzo. Taci, taci, taci troia se no ti faccio tacere io, non ti devi permettere di mancarmi di rispetto, sei solo una stupida donna cosa vuoi fare da sola nella vita. Che cazzo continui a parlare devi smetterla adesso, stai zitta, basta ora ha davvero stufato. Dai, parla adesso, con una mano sulla bocca e una attorno al collo. Non parli più eh, hai finito di dire che devi cambiare vita perché ti tratto male o cazzate simili. Oh ma guarda ha smesso anche di fare dei versi, finalmente ha capito…

…1 giorno dopo…

Vanessa ha esalato il suo ultimo respiro ieri sera intorno alle 22:30, i vicini testimoniano di aver sentito delle urla provenire da quell’appartamento poco prima.

Erik il principale sospettato dell’omicidio è stato arrestato la mattina del 25 novembre dopo che i genitori della vittima hanno denunciato la scomparsa della ragazza alle forze dell’ordine.

La ragazza è stata trovata priva di vita nell’appartamento di Erik, il corpo presentava vari ematomi e segni di strangolamento.

Al momento il sospettato si trova in custodia cautelare nella caserma dei carabinieri in vista di una prima perizia psichiatrica. La famiglia e gli amici della vittima chiedono a gran voce la pena dell’ergastolo senza possibili accorciamenti di pena, ma per questi dettagli è ancora troppo presto.

Vanessa non è la prima donna andata in contro a questo tragico destino e purtroppo non sarà l’ultima. Vanessa è solo una delle centinaia di vittime di femminicidio che ci sono ogni giorno in tutto il mondo, solo quest’anno sono 106 in Italia. Oggi 25 novembre ricordiamo Vanessa e tutte le altre donne che purtroppo sono andate incontro allo stesso tragico destino, oggi ricordiamo che non sempre ciò che sembra amore lo è davvero, oggi ricordiamo che ci sono strade alternative, che tutto questo si può e si deve evitare.

Ragazze il nostro appello è per voi, se le cose non vanno bene, se avvertite dei segnali di pericolo, chiedete aiuto, trovate la forza per farlo prima che sia la forza di qualcun altro a disintegrare la vita di famiglia, amici ma soprattutto la vostra.

Con questo il nostro triste servizio si conclude, condoglianze a tutti quelli che volevano davvero bene a questa ragazza.

Ciao Vanessa.

Linea allo studio.

Illustrazione di Luca Ravarotto

1 commento su “CENTOSEI”
  1. L’appello da fare alle ragazze è “non mettetevi con dei sociopatici”.

    Molto spesso le femministe confondono la violenza di genere con uno mentalmente disagiato che se la prende con la persona più debole che riesce a recuperare.
    Se un “uomo” attacca una donna non è un uomo: o ha problemi o è cresciuto male.

    Sempre considerando che questa sia una storia vera, perché sinceramente non è tanto realistica.

    P.S.: vi ricordo che 106 sono gli omicidi nei confronti delle donne, i femminicidi sono meno di 40.

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