“Hai mai romanticizzato l’atto del fumare? A me è capitato, vorrei raccontartelo”

di Emma Malavasi

L’ardore delle nostre sigarette che si riflettono a schermo spento. Siamo solo noi due, distanti dal resto del mondo. Irraggiungibili. 
Faccio un tiro: inspiro, espiro.  
Vedo il passato nella cenere che cade per terra, nella fiamma il presente e nel tabacco non ancora bruciato il futuro e chissà cos’altro. 
Dentro quella cancerogena sigaretta esiste e persiste la mia libertà, la mia aria pura. 
Consumiamo insieme la sigaretta della nostra vita fumando fino al filtro? Godendocela fino all’ultimo? 
Siamo uno di fianco all’altra. Le nostre mani si cercano furtivamente, si trovano. 
Nel momento in cui hai preso coraggio e mi hai stretto la mano ho realizzato che la somma di due solitudini è in grado di dare l’inatteso risultato di un amore più forte del tempo. 
Quel bacio sotto la Luna, un brivido lungo la schiena, le pupille che si dilatano. Riesci a rifletterti anche con il buio della notte? Fosse giorno ci riusciresti benissimo. 
Una nuvola di fumo ci disegna nel grembo oscuro del cielo, illuminato solamente dal rosso bagliore della sigaretta e da quella discreta spettatrice. 

Di Emma Malavasi

Descrivo specchi che non riflettono.

2 commenti a “LA FILOSOFIA DELLA SIGARETTA”

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