Carpe diem

di Gaya Panini

L’adolescenza è il periodo in cui ti rendi conto di essere al mondo, ti rendi conto di essere uno tra i tanti. 

È il periodo in cui una persona scopre se stessa, chi è, cosa vuole essere in un futuro vicino o lontano che sia.

Durante l’adolescenza siamo quotidianamente a contatto con nostri coetanei e , perché no, anche individui più piccoli o grandi di noi, tutti con una mentalità e un pensiero differente dal nostro.

Questo fa scaturire un giudizio per la parte indifesa.  

Durante l’adolescenza nella maggior parte dei casi ci ritroviamo a fare i conti con lo specchio, ciò che noi vediamo, che pensiamo di essere e come gli altri ci vedono, che non sempre corrisponde alla nostra visione di noi stessi.

A volte le delusioni ci portano ad avere dei modelli di riferimento o magari iniziamo a sperimentare nuove relazioni, interazioni, o nel peggiore dei casi si passa al fumo e all’alcol.

La teoria di Narciso mi fa pensare su quanto l’autostima influisca nell’età adolescenziale.

E spesso succede che non ci valutiamo noi come un unico corpo e un’unica mente ma ci valutiamo specificamente.

A volte vediamo solo nero o bianco, dovremmo iniziare a goderci di più i momenti con gli amici, con la famiglia, i momenti di felicità dobbiamo tenerli stretti a noi.

Penso a quando sarò grande e mi mancheranno i momenti di tristezza, di autostima bassa, di felicità, di ansia, di paura e penserò a quanto sono stata stupida a non assorbire completamente quelle emozioni.

Carpe diem.

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