Un gioco a metà tra platform e rompicapo dalle tematiche dark e horror, svilippato dal team di Unfold Games

di Matteo Tezza

DARQ è un ottimo prodotto, che esce un po’ dal seminato senza rovinarsi, anzi proponendo una breve avventura in cui i rompicapi di pregevole fattura saranno in grado, in alcuni punti, di farci scervellare non poco.

Piattaforme: PlayStation 5,Nintendo Switch,PlayStation 4,

Xbox One,Microsoft Windows,Xbox Series X/S

Generi: Horror, rompicapo, avventura

Sviluppatore: Unfold Games

Editore: Unfold Games

Trama:

DARQ racconta la storia di Lloyd, un ragazzo che si ritrova nel bel mezzo di un incubo lucido. Non riuscendo a svegliarsi, Lloyd deve affrontare le proprie paure e scoprire il significato del sogno.

Grazie alla trama di carattere fantastico, DARQ ha dato l’occasione ad Unfold Games di sbizzarrirsi con la creatività proponendo una breve avventura di 6 livelli eseguiti tutti con pregio.

Tramite i livelli viene raccontata una storia criptica come il gioco, ma che non è necessario comprendere a pieno per riuscire a goderselo ugualmente.

La meccanica principale del gioco è data dalla prospettiva: Lloyd, infatti, potrà camminare su varie superfici trovando strade non convenzionali per poter andare avanti nei suoi incubi. Inizialmente per farci abituare all’ambiente troveremo livelli bidimensionali ma più avanti con un’evoluzione si raggiungerà anche la tridimensionalità. Oltre alle meccaniche “core” che costituiscono l’esperienza alla base del gioco, ogni livello crescerà in modo differente offrendo ogni volta un’esperienza diversa con meccaniche variegate e sempre ben pensate per la creazione dei rompicapi, arrivando anche nei momenti più difficili a fonderne diverse tra di loro.

Lo stile e il character design sono ben resi, con una semplicità nei modelli e nella grafica che lascia notare i pochi ma ben pensati dettagli. L’atmosfera è cupa: questa, però, non viene data solamente dall’ambientazione o dai nemici ma anche dal modo in cui vengono sviluppate le meccaniche; per esempio, in un certo punto del gioco Lloyd per far sì che l’elettricità passi attraverso dei cavi danneggiati farà lui stesso da conduttore.

Nell’insieme Lloyd è un personaggio semplice ma con un’evoluzione, una crescita, che persino nelle poche ore che il gioco richiede per il completamento (circa 3) permetterà al giocatore di empatizzare con esso.

Consiglio di giocare a DARQ con delle cuffie non per la musica, molto semplice e poco memorabile, ma per il sound design e gli effetti sonori.

Riassumendo, DARQ è una breve ma ottima esperienza in grado di regalare a chi ci gioca una bella sessione horror in cui i rompicapi anche se non sempre facilissimi da comprendere sono divertenti. L’atmosfera è immersiva e in grado di inquietare come voluto.

Assolutamente consigliato per gli amanti del genere.

Di Matteo Tezza

Curioso come non mai, sono sempre in mezzo a qualcosa, infatti vengo chiamato prezzemolo

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