Lo sappiamo che è veramente scomodo

di Mitja Bonassi

L’inverno è alle porte e ha già fatto sentire tutti i suoi campanelli d’allarme: il freddo, il gelo, la nebbia. Ma si vedono anche le luminarie di pessimo gusto del Natale, messe un po’ dappertutto come il prezzemolo, dai balconi alle automobili, alle staccionate.

Ma il culmine si verifica quando vediamo animali domestici arrotolati nelle lucine.

Una su tutte, però, è una vera e propria piaga della società, che ci tortura tutti gli anni e nessuno, in nessuna epoca, ha mai trovato rimedio.

Ce l’ho io, ce l’hai tu, ce l’hanno tutti.

Signore e signori… il RAFFREDDORE.

Non ha bisogno di presentazioni, lo conoscete benissimo e tutti sappiamo che tra i suoi effetti comporta una sorta di tic nervoso, un movimento da fare in continuazione, di giorno e di notte, 24 h su 24, sette giorni su sette. Pur di darci fastidio, il raffreddore rinuncia anche al weekend. So che, mentre stavi leggendo queste poche righe, lo hai fatto almeno una volta: sono sicuro che tu ti sia SOFFIATO IL NASO.

Ecco, è una sorta di maledizione, che dobbiamo subire ogni singolo anno. Però, per ogni maledizione esiste un incantesimo. Non posso smettere di soffiarmi il naso? Beh, allora lo faccio nel miglior modo possibile, con stile, scegliendo accuratamente con cosa soffiarlo.

Dunque, ecco a voi la selezione dei migliori prodotti sul mercato:

  1. Fazzoletti di carta: comodi, tascabili, sembrano proprio fatti apposta. Hanno un unico difetto, li usano tutti, sono banali. Non c’è tanto altro da aggiungere. Dunque come valutazione diamo un 8.5 su 10 punti.
  2. Fazzoletti di carta ma balsamici: praticamente pregi e difetti degli altri, unica aggiunta un forte, fortissimo, odore di menta o anice stellato, qualcosa di montano in genere, che manco Heidi sulla cima dei monti è a questi livelli. La valutazione è variabile, perché va in base al gusto personale. Dunque ottengono un 3.5 < X < 9.5.
  3. Fazzoletti di stoffa: non ne vedo uno da quando il mio prozio è venuto a trovarmi, ero nella zona culle dell’ospedale. Fuori dal tempo, direi. Grande pregio sentire il soffice tessuto che abbraccia il tuo naso infreddolito e arrossato, visto che in strada non ci sono le macchine ma gli orsi polari, così soffice che quasi ti sembra una carezza. Il vero problema è il livello di igene del prodotto. Non mi dilungherò molto su questo punto. La valutazione è di 3,8 su 19.
  4. Lo scottex: in casa si trova facilmente, direi quasi sempre a portata di mano, il problema più grande è che ti scartavetra la faccia, come se fossi una cancellata arrugginita da lucidare. I fogli che lo compongono sono abbastanza grandi quindi ha una durata superiore rispetto ai classici fazzoletti. La valutazione complessiva è di 4,6 * 10² su 593.
  5. La carta igienica: se ci si trova in bagno sicuramente la scelta migliore per la comodità nel raggiungerla. La pecca è lo spessore, veramente troppo sottile, al limite dell’inutilizzabile. Perciò ottiene un punteggio di 8 su 32.
  6. La carta stagnola: personalmente mai provata, se qualcuno tra voi lettori ha fatto questa challenge può scrivercelo nei commenti (frase che fa molto YouTube 2K16). Non ho abbastanza elementi per valutarla, dunque: UNKNOWN.
  7. La manica della felpa del tuo compagno di banco: bisogna fare un po’ di mosse da ninja per riuscire ad usarla ma il vero problema sono gli effetti collaterali e le conseguenze alle quali si va incontro. Ci vogliono troppe skills. Ottiene 101 (in numero binario) su 27.

Ed ecco a voi, cari lettori, la mia personale classifica.

Ora sta a voi scegliere, ma fatelo con molta attenzione e molta cura e nel caso abbiate aggiunte da fare alla lista fatecele sapere!

Di Mitja Bonassi

Non sarò io a presentarmi ma venite a conoscermi leggendo ciò che scrivo...

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