di Samuele Maramotti

Piattaforma: Netflix
Durata: 1h 43min.
Genere: Commedia dark, animazione in stop-motion

The House, dalla casa produttrice Nexus Studios, è un film suddiviso in tre
capitoli che raccontano tre storie completamente diverse ma unite da un unico
elemento: la casa. Parliamo quindi un po’ di questi tre racconti.

Storia I

E dentro di me, si tessero menzogne.
Ad un’umile famiglia che vive in una modesta casa di campagna viene
offerto vitto e alloggio gratuiti presso una magnificente casa in costruzione,
progettata da un ricco e misterioso architetto. Man mano che i lavori di
costruzione avanzano, i genitori assumono comportamenti sempre più
grotteschi. La struttura della casa, difatti, ha qualcosa di insolito e labirintico,
e la figlia maggiore vaga spaventata per le stanze insieme alla sorella
neonata per capire cosa stia succedendo. Fino a quando, un giorno, non
giunge in visita il facoltoso architetto…

Storia II
È smarrita la verità che non si può vincere.
Un giovane topo braccato dai debiti con la banca cerca di ristrutturare e
vendere una casa alla quale lavora da mesi. Risolta l’infestazione di parassiti
che tormenta la casa, apre finalmente le visite al pubblico, suscitando però
l’interesse di una sola coppia di topi. I coniugi sembrano essere
estremamente interessati all’acquisto dell’immobile, ma qualcosa non torna:
i due cominciano a vivere nella casa senza il suo permesso, abusando
dell’ospitalità del povero topo. Questa situazione si protrae all’estremo,
portando lo spettatore a un finale sicuramente inaspettato.

Storia III
Ascolta bene e cerca la luce del sole.
In un tempo dai contorni post-apocalittici, un’intraprendente e determinata
gatta tenta di ristrutturare l’unica casa sopravvissuta ad un’inondazione che
ha sommerso le terre circostanti. Il tutto però si complica con l’arrivo
dell’amante di un’inquilina che non causa altro che problemi alla nostra
volenterosa gatta. L’inondazione, intanto, non cessa di avanzare,
costringendo la gatta a una difficile scelta.

Commento personale senza spoiler
The House è un film che mi ha stupito sotto tanti aspetti, ma andiamo per ordine.
Ho amato la scelta di usare la stop-motion per la creazione di questo film.
Inoltre, il fatto che non sia stata utilizzata la plastilina per la creazione dei
personaggi è una scelta costosa, ma che di sicuro ripaga aggiungendo dettagli
alle ambientazioni estremamente reali.
Le storie hanno un incipit abbastanza “normale” ma, andando avanti nella
narrazione, si aggiungono sempre più elementi. I capitoli hanno un andamento
narrativo piuttosto intenso e veloce, non essendo collegati tra di loro a livello di
trama, ma solo di ambientazione; ciò può causare un possibile spaesamento
negli spettatori non abbastanza attenti. Tuttavia, ciò permette anche una
continua serie di colpi di scena che tengono lo spettatore con il fiato sospeso.

Commento personale con SPOILER
Personalmente la prima storia è quella che ho preferito, è stato un continuo:
“cosa?!”. All’inizio non capivo molto, non aspettandomi un filo narrativo del
genere, ma ho adorato comunque il fatto di non comprendere sin dall’inizio
cosa stesse succedendo; questo perché tentavo invano di prevedere le
successive scene.
Il premio per il finale migliore va assegnato al secondo capitolo, che
inizialmente ho avuto qualche difficoltà a capire, e forse ancora adesso non mi è
completamente chiaro . Quel che è certo è che i veri parassiti della casa non
sono gli insetti che fuoriuscivano da ogni angolo della casa, bensì i due possibili
acquirenti, si tratta di una conclusione folle, ma anche particolarmente
azzeccata.
L’ultima storia, sinceramente, ha fatto finire tutta la magia del “caos” che
caratterizzava le storie precedenti. Infatti, se notate, le tre storie calano di
complessità man mano che il film finisce: partendo da una storia molto caotica,
si giunge ad una molto tranquilla, che vuole impartire una lezione di vita, ossia
la consapevolezza di saper andare avanti.

FINE SPOILER

In conclusione, The House è stata una scoperta apprezzata e lo consiglio a chi
ama storie complesse, scelte artistiche singolari, come ad esempio il film
Fantastic Mr. Fox, di Wes Anderson (altro film del quale consiglio la visione e
di cui forse, in futuro, potreste leggere un’altra mia recensione).

Credit Foto:
I – My Red Carpet
II – The HorCorn
III – Il Cineocchio

1 commento su “The House, il caos che ci piace”
  1. Non tutti i film devono essere capiti fino in fondo. Ti consiglio, se non lo conosci, di esplorare il mondo di David Lynch. Uno dei registi più enigmatici degli ultimi 40 anni. VA

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