Più di novanta album usciti da gennaio ad ottobre. Ma non tutto è apprezzabile.

Di Gabriele Calzolari



A metà ottobre mi sembra il momento di fare il punto della situazione sugli album rap americani usciti fino ad ora e che hanno influito, nel bene o nel male, sulle giornate dei fan.
Di sicuro sulle mie, visto che si tratta della mia personale classifica.

Partiamo da ciò che non mi ha convinto.


JACKBOYS II – Travis Scott & JACKBOYS

Travis qui ci fa notare i suoi deliri di onnipotenza. A parte gli scherzi, in questo album Travis e il suo collettivo JACKBOYS hanno creato un progetto pieno di hit e brani “da radio”. Forse è proprio questo il problema: troppe hit e canzoni meme che, una volta passate di moda, in pochi si riascolteranno.
Jackboys II è un album molto “estivo”, per così dire: perfetto da ascoltare durante l’estate, data la notevole presenza di “tormentoni” ma che, una volta arrivata la prima brezza fredda,si abbandona volentieri.
Inoltre Travis lascia poco spazio agli altri membri del collettivo, che sicuramente meritavano di più.
Anche dal punto di vista della produzione devo ammettere a malincuore che si poteva fare di meglio: alcune canzoni risultano difficilmente ascoltabili.


WHAM! – Lil Baby

Se dovessi trovare una parola per descrivere questo album, direi “noioso”. Tutte le canzoni sono uguali: Baby ha lo stesso flow dall’inizio alla fine, con pochi cambi di ritmo. Pochissime le feature azzeccate, che spezzano la monotonia di un artista che, considerato il potenziale, non ha soddisfatto le mie aspettative.
A dirla tutta, questo progetto mi è sembrato quasi come un tappabuchi e sinceramente, a parte una o due canzoni, non lo riascolterei.


UY SCUTI – Young Thug

Dopo la causa interminabile che lo ha visto evitare l’ergastolo, Young Thug esce dal tribunale e rilascia, dopo un lungo periodo di stop, il suo album. Deludente.
Se Thug lo aveva fatto apparire come il disco dell’anno, all’ascolto non è stato così: beat semplici e flow spesso ripetitivi hanno conferito all’album la monotonia che caratterizza Thug nell’ultimo periodo.
Serve osare di più probabilmente, perché affidarsi solo ai grandi nomi delle feature, come Travis Scott, 21 Savage o Future, non basta davanti a un pubblico così esigente.


E ora passiamo al meglio del meglio, ossia i tre album di quest’anno che mi hanno convinto.


KIARI – Offset

Offset - KIARI Lyrics and Tracklist | Genius

Come tentare di riprendersi dopo la morte di un carissimo amico. Questo è quello che ci racconta Offset nell’album Kiari, un viaggio introspettivo in cui il cantante cerca di passare oltre la morte del collega e amico Takeoff per imparare a convivere con la sua assenza.
Durante questo viaggio, Offset affronta numerosi temi dolenti per lui, come la separazione dalla rapper statunitense Cardi B e lo scioglimento del trio dei Migos, di cui faceva parte insieme a Quavo e Takeoff.
Ricco di testi con un significato profondo e basi che calzano perfettamente nell’integrità dell’album, Offset crea un vero e proprio capolavoro, frutto di una collaborazione eccezionale tra lui, i produttori e i featuring.
Album consigliatissimo, che può piacere a tutti i fan del genere per l’alternanza di banger a brani più conscious. Dategli una possibilità.


Let God Sort ‘Em Out – Clipse

Clipse - Let God Sort Em Out Lyrics and Tracklist | Genius

Lo inserisco tra i tre migliori, perché a livello qualitativo è insuperabile, grazie alla produzione, dalla prima all’ultima canzone, del “maestro” Pharrell Williams. Accompagnati dalle sue basi sopraffine, solo Pusha e Malice, con la loro maestria ed esperienza, possono rendere un album già così ottimo, perfetto.
I feat sono molto azzeccati, con un richiamo al periodo d’oro dei Clipse con qualche elemento più moderno: da Nas a Kendrick Lamar, passando per lo stesso Pharrell Williams.
Tutto sommato, i Clipse, dopo 16 anni dal loro ultimo album assieme, hanno dimostrato di essere ancora sulla cima dell’hip hop.


I AM MUSIC – Playboi Carti

Playboi Carti - MUSIC Lyrics and Tracklist | Genius

Dopo Whole Lotta Red del 2020 e dopo un roll out durato quasi quattro anni (già nel marzo del 2021 si vociferava dell’uscita del nuovo album), viene pubblicato il miglior album rap del 2025.
Carti non è per tutti, ha uno stil assolutamente unico, soprattutto da quando è nato il ollettivo (e sottogenere) Opium.
Nell’album ha portato con sé nuove sonorità, unendo spesso il rock alla trap in una forma tutta nuova (non in stile Jay-Z e Linkin Park) e portando nuovi stili di cantato, con l’unione di diverse voci, più dolci o più profonde in base alla necessità (Baby Voice e Deep Voice).
Queste novità apportate da Carti stanno influenzando gli artisti della nuova e vecchia scena del genere, a tal punto che sia gli artisti emergenti sia quelli già affermati come Travis Scott, stanno utilizzando le stesse tecniche.
Le featuring del disco, poi, calzano a pennello; i brani con Kendrick Lamar, collaborazione ritenuta inimmaginabile dai fan, rendono ancora più godibile l’ascolto.



Detto questo, cari lettori, il 2025 è stato così denso di uscite spettacolari nell’ambito hip hop/rap che è stato difficile stilare questa classifica.
Se vi va, scrivete la vostra nei commenti qui sotto.



Di Gabriele Calzolari

Dovunque in qualsiasi momento. Tramite una fotografia "intrigante" esprimo messaggi che non sarebbero descrivibili a parole e riesco a catturare momenti impercettibili.

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