Pensare molto è Non credo esista altro Sí, certo poi ti Ieri è stato davvero Fossimo soli al mondo tu non vorresti Hai mai imparato a Giuro è bello sapere che Ci sarà mai un modo di
di Lyam Sibilia

Ti sei ricordato di richiamare Luca? Va’ che bello quel lampadario Sei sicuro di aver studiato abbastanza? Merda domani c’è lezione di basso Che poi perché quando Il giubbino non l’hai ancora lavato Quando la sistemo came Oggi secondo me potevo Sai che allora forse non è Esibizione da paura se ci Oddio c’è la verifi Boh non ci avevo pensato Però non credo che Domani me lo se Non hai più rispos Chissà se poi Già che buoni quei Però perché mi ritro Che occhi stupendi Non so se anche Sto da Dio C’è un po’ di cald Ti amo davve E se poi ora Vorrei bac.


Fresca brezza serale scivola sfiorando l’acqua salina,
come la mano dolcemente percorre la schiena spoglia, suscitando il risveglio dei sottili fili di cheratina.
Intrisi di storia i tuoi occhi sussurrano i segreti nascosti,
mentre uno sguardo si volge sull’armatura che distesa riposa.

Suoni fila di crini quando con i tuoi cuscini stendi colori di svariate forme e sfumature,
e con gli stessi pennelli mi baci sciogliendo grovigli di pensieri.
Trasportami dove le stelle vivono, in assenza d’ossigeno ci rubiamo un respiro,
traspare sensibilità in ogni tuo gesto, 
mi strofini il viso cullandomi in un sorriso.


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