“Anche lui è un tipo strano, pensa che l’altra volta mi ha chiesto se il tuo nome è pari o dispari”

di Lyam Sibilia

Lidia Lebowitz: La più giovane di due sorelle, Lidia nacque da genitori ebrei a Sarospatak, Ungheria.

Nel 1944 le armate tedesche occuparono l’Ungheria e i gendarmi ungheresi sfrattarono Lidia e la sua famiglia dalla loro casa. 

Tra il maggio e il giugno del 1944 venne liquidato il ghetto dove Lidia e la sua famiglia erano stati obbligati a trasferirsi. Tutti gli Ebrei vennero deportati ad Auschwitz su vagoni merci sigillati. 

Di Lidia e della sua famiglia non si seppe mai più nulla.


Tomas Kulka: I genitori di Tomas erano Ebrei: suo padre, Robert Kulka, era originario della città di Olomouc, in Moravia. 

Il 15 marzo 1939 i Tedeschi occuparono la Boemia e la Moravia, inclusa Brno. 

Il 2 gennaio 1940, i Tedeschi obbligarono Tomas, i suoi genitori e sua nonna a lasciare la loro casa. 

Il 2 maggio 1942, Tomas venne deportato nel campo di sterminio di Sobibor e mandato alla camera a gas. 

Tomas aveva 7 anni.

Henoch Kornfeld: Henoch nacque alla fine del 1938 e crebbe insieme a molte zii, zie e cugini. 

Nel 1939 la Germania invase la Polonia raggiungendo in poco tempo anche Kolbuszowa. 

Henoch giocava spesso un gioco con gli altri bambini in cui imitava Hafenbier e diceva ai suoi amici “Se sei Ebreo, sei morto!” Poi, con un fucile ricavato da un pezzo di legno, Henoch “sparava” ai suoi compagni i quali, uno a uno, cadevano a terra fingendosi morti.

Henoch e la sua famiglia vennero deportati nel ghetto di Rzeszow il 25 giugno 1942.

Henoch e la sua famiglia vennero deportati al campo di sterminio di Belzec il 7 luglio, dove vennero uccisi nelle camere a gas. 

Henoch aveva tre anni e mezzo.


Renate Guttman: Renate, suo fratello gemello Rene e i loro genitori, che erano Ebrei tedeschi, vivevano a Praga. 

“Proprio quando stavo per compiere 6 anni, fummo deportati dal ghetto di Theresienstadt ad Auschwitz; lì, io diventai il numero 70.917. Venni separata da mio fratello e da mia madre e portata nell’ospedale dove mi misurarono e mi fecero delle radiografie e mi prelevarono del sangue dal collo. Una volta, mi legarono su un tavolo e mi fecero dei tagli con un coltello. Mi fecero anche delle iniezioni che mi provocarono vomito e diarrea. Un giorno, mentre ero lì -e stavo male dopo un’iniezione – alcune guardie vennero per prelevare tutti i malati e ucciderli. Allora l’infermiera che si occupava di me mi nascose sotto la sua lunga gonna e io rimasi in silenzio e immobile fino a quando le guardie se ne andarono.”

Renate e suo fratello sopravvissero e nel 1950 poterono riunirsi in America, dove appresero che erano stati una delle “coppie di gemelli di Mengele”.


Zigmond Adler: Zigmond nacque nel 1936, ma sua madre morì appena un anno più tardi. 

Zigmond aveva tre anni quando i Tedeschi occuparono il Belgio. 

Due anni più tardi, quando i Tedeschi deportarono il padre ai lavori forzati, la matrigna di Zigmund lasciò Liegi, affidando il bambino allo zio Jermie e alla zia Chaje. 

Zigmond, sua zia e due cugini furono deportati nel campo di internamento di Mechelen e poi ad Auschwitz.

Zigmond venne ucciso nella camera a gas il 21 maggio 1944.

Zigmond aveva 7 anni il 21 maggio 1944.

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