Questo non è il classico “libro per ragazzi”. Attraverso la sua capacità di essere allo stesso tempo profondo ed angosciante sarà impossibile non amarlo.

Di Andrea Ferrari

 

TITOLO: Bunker Diary
AUTORE: Kevin Brooks
PUBBLICAZIONE: 2013

Trama

La storia vede come protagonista Linus, un ragazzo di 16 anni che un giorno si ritrova intrappolato in un bunker sotterraneo con quattro adulti ed una bambina. I personaggi non hanno nulla in comune se non l’essere stati portati lì dentro da un anonimo individuo, il cosiddetto “uomo di sopra”.

Il bunker è arredato come una piccola casa: c’è una cucina, un salotto, un bagno, sei stanze e un ascensore che rappresenta l’unico modo per accedervi. Tutte le sale sono dotate di una telecamera e di un microfono adibiti allo spionaggio di ogni movimento dei sei individui (si, anche in bagno).

Senza sapere né il motivo, né chi si nasconde dietro a tutto ciò, il gruppo sarà costretto a convivere e soprattutto collaborare per trovare una via di fuga. Vivere insieme non risulterà affatto semplice, considerando che il tutto viene peggiorato dal rapitore che si diletta nell’infliggere loro lunghe e crudeli punizioni.

“L’uomo di sopra” fornirà a Linus un taccuino che il protagonista utilizzerà come diario personale sul quale scrivere tutto quello che succede e dare sfogo alle sue paure e ai suoi pensieri più intimi.

 

Considerazioni

“Bunker Diary” è in grado di tenerti attaccato alle pagine dall’inizio alla fine, sia per lo stile di scrittura molto fluido, sia per l’angoscia ed il terrore che fa scaturire. Il libro è scritto in prima persona, portando il lettore a seguire la trama attraverso gli occhi ed i pensieri di Linus. In questo modo, crea un’esperienza di lettura intensa e coinvolgente tanto che la sua storia scorre così velocemente che quasi non ci si accorge di quanto in fretta si arriva alla fine.

La storia tratta accuratamente il tema della sopravvivenza umana, sia fisica che mentale, poiché esplora la psicologia dei personaggi e le loro reazioni nelle situazioni estreme. La vicenda viene documentata e commentata da Linus nel proprio diario: scrive i suoi pensieri più profondi, ripercorre il suo passato e si pone domande a cui spesso non riesce a trovare una risposta (“perché siamo rinchiusi qua dentro?”; “chi è l’uomo che ci rinchiude?”). Tutte queste riflessioni producono un intrigante quadro completo, rendendo il libro accattivante ed indimenticabile.

In aggiunta a ciò, è interessante come per tutto il corso del libro l’anonimo “uomo di sopra” si diverte nel macabro gioco del fingersi Dio, un burattinaio che maneggia le sue marionette, diventando così la rappresentazione (e la denuncia) di quanto questo mondo può essere così insensatamente sadico e crudele.

“Bunker Diary” è una lettura che seppur cruda, cupa ed agghiacciante risulta profonda e stimolante, provocando riflessioni non banali in chi legge.

Rating: 9.5/10

1 commento su “BUNKER DIARY: VIAGGIO NELLA SOPRAVVIVENZA UMANA”

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