“Tappe musicali all’interno del nuovo album di Calcutta: Relax”
di Emma Malavasi
Era una giornata soleggiata, con un clima pacato e una sensazione di noia che si diffondeva per la città come una folata di vento. Due amici, Emma e Mitja, presero una decisione all’ultimo secondo: intraprendere un viaggio verso una meta che sarebbe rimasta sconosciuta fino alla vista del tabellone delle partenze in stazione. Solo più tardi scoprirono che si sarebbero recati a Frosinone.
Il viaggio si rivelò caotico fin dal primo istante: l’arrivo alla stazione di Sanremo, ravvivata dai continui annunci in coro degli altoparlanti.
I due ragazzi pensavano di fare un picnic e un giro per la cittadina, avevano con loro solo poche cose: dei caricatori portatili, le cuffiette e una borsa frigo con dentro tutto il necessario per la sopravvivenza dei polentoni in un luogo sconosciuto e lontano da casa.
Era tutto perfetto, sembrava impossibile che qualcosa potesse andare storto.
Infatti il treno era già arrivato da 2minuti e stavano per perderlo: persi nelle loro conversazioni, non si erano accorti del suo arrivo, ma fortunatamente riuscirono a salire in controtempo, correndo per tutta la stazione come disperati.
Dopo essersi ripresi dal grande sforzo fisico, trovarono dei posti in un vagone vuoto.
Nel treno c’era un leggero sottofondo malinconico che contrastava con la loro spensieratezza e allegria… La canzone venne interrotta da un intermezzo pubblicitario che annunciava la nuova data del tour di Calcutta: il 1° settembre all’AfroSummer di Marcaria.
A quel punto mancavano ancora sette ore di viaggio, ma fortunatamente Mitja aveva pensato a un modo per passare il tempo: tirò fuori dallo zaino il computer e la sua SSD, che conteneva delle fotografie di fabbriche abbandonate scattate da lui. Voleva mostrarle ad Emma a tutti i costi per spiegarle un progetto a cui stava lavorando.
Riguardando le immagini, resuscitò nel suo animo quel sentimento di “loneliness” che gli apparteneva da sempre (insieme all’abitudine di utilizzare anglicismi in qualsiasi momento).
Tra le varie descrizioni dei paesaggi, notarono solo dopo un po’ di tempo di essere osservati dalle persone che avevano riempito quel vagone vuoto fino a qualche ora prima. Ma perché tutti li stavano guardando male?
Immersi in un loop emotivo straziante, nessuno dei due viaggiatori si preoccupò della loro borsa frigo che stava sgocciolando sul pavimento: “Emma, i ghiaccioli si stanno sciogliendo!” esclamò Mitja, spaventato dagli sguardi feroci dei controllori che avevano raggiunto il vagone della vergogna in cerca dei responsabili del danno.
Emma gli sussurrò all’orecchio: “Sto iniziando a preoccuparmi, temo che ci stiano cacciando dal treno… Volevo solo fare un giro con te, non pensavo che potesse succedere tutto questo”.
I due furono costretti a scendere alla prima fermata che avrebbe raggiunto il treno. Si ritrovarono a Viareggio, dove tutti parlavano toscano. Tutti tranne loro.
Circondati da parole a loro ignote, lontani da casa e soprattutto non arrivati alla meta desiderata iniziarono ad agitarsi ma alla fine: “ehi, RELAX, è solo l’inizio di una nuova avventura.”