Viaggio all’interno di un’esperienza indimenticabile

di Paola Frigeri

A ottobre la redazione del MyFermi comincia il suo secondo anno. Ci sono subito delle novità: prima di tutto il numero dei ragazzi, che è chiaramente aumentato ma vede la presenza di quasi tutti coloro che avevano vissuto quest’avventura dal suo nascere.

Prima riunione: c’è la voglia di ripartire, c’è la curiosità dei nuovi, c’è la sintonia creatasi lo scorso anno che spinge chi è uscito a venirci a trovare, a collegarsi on line, a proporre di scrivere ancora per il MyFermi. Io e Federico (Calzone) siamo più entusiasti che mai, con il nostro regolamento, la nostra idea di organizzazione redazionale e le nostre proposte.

Tra queste mi frulla per la mente dallo scorso anno l’idea di mostrare a ragazzi così vivi, così curiosi e così talentuosi una vera redazione. Vorrei una redazione nazionale, mi piacerebbe volare in alto insieme a loro, conoscere realtà straordinarie nel senso letterale del termine. Non posso non pensare a ilfattoquotidiano.it. Ho sempre pensato che il giornalismo debba essere coraggio, libertà di espressione e indipendenza dalle logiche di partito, impegno civile, amore per la verità. E ciò che i fondatori di questa testata hanno fatto incarna tutto questo.

Nel frattempo il team docenti si amplia: nel blog entra un giovane prof appena arrivato nella nostra scuola, che si rivelerà un collega generoso, disponibile e capace come noi di innamorarsi di questa squadra e di questo progetto. Si chiama Christian Porretta.

Mentre la macchina del MyFermi si mette in moto e i ragazzi sono pieni di energie e iniziativa, sono sempre più convinta che contattare la sede di Milano del Fatto sia la nostra strada. Non so quanto tempo trascorra dalla mia email, ma una mattina non credo ai miei occhi: il Vicedirettore de ilfattoquotidiano.it Simone Ceriotti mi ha risposto e si dice interessato a collaborare con noi. Sono emozionata, non vedo l’ora di raccontarlo ai ragazzi. Poi io e Simone ci sentiamo al telefono: lui respira il mio entusiasmo, io la sua apertura e disponibilità, che col tempo scopriremo essere indici della sua enorme ricchezza umana.

A dicembre si parte: Simone si collega da Milano, lo farà per ben tre volte nel corso dell’anno. Ci svela trucchi, ci suggerisce strategie, ci stimola, ci guida. Finirò per ribattezzarlo il “nostro Virgilio”.  Continuo a essere stupefatta: il Vicedirettore di un importante quotidiano nazionale ha a cuore il nostro blog scolastico, una realtà di 47 studenti, che nel frattempo si è arricchita di nuove figure: oltre ai redattori e agli informatici, lavorano in pianta stabile addetti alla comunicazione che promuovono sui social i nostri articoli, illustratori, videomaker, grafici e fotografi.

Grazie a una collaborazione con un progetto di rete locale i ragazzi seguono un corso di comunicazione con Cristina Giordano e uno di scrittura creativa con Davide Bregola. Finiamo per aprire una nuova sezione creativa come “Menti vivaci” ma tutta visiva: “Paesaggi dell’immaginazione”.  Qualche docente dell’istituto si avvicina al progetto: si rende disponibile ad aiutarci nelle correzioni, come Laura Spampinato, invia materiali di attività svolte coi propri studenti, usa i nostri articoli per riflessioni in classe. Stiamo crescendo, stiamo entrando nel tessuto della scuola e questo funge per noi da ulteriore stimolo.

Il gruppo è fervido: pubblica tutte le settimane e in alcune 7 giorni su 7. Il più prolifico è “Uno sguardo presente”, che con alcune sue “firme” categoriche e radicali provoca le reazioni più disparate. Dobbiamo dotarci di una policy: anche in questo caso ci avvaliamo della consulenza di Simone. Continuano ad essere apprezzate dal nostro pubblico le altre sezioni: “Voci di corridoio” narra del nostro istituto, “MyFermi consiglia” è amatissimo per le sue recensioni, “Interviste celebri” ci consente di incontrare persone affascinanti e di valorizzarne altre. E poi c’è la neonata sezione “I ragazzi di Strada Spolverina”, volutamente un riferimento a Fermi e al suo gruppo, una sezione scientifica ma anche filosofica. Decidiamo anche di creare settimane a tema: Simone ci spiega come collegare gli articoli tra loro, come scegliere titoli accattivanti… insomma, è sempre il nostro ispiratore, pronto a fornirci l’ennesimo consiglio prezioso.

Allora parto alla carica: avevamo parlato di andare a Milano, ma la sede di un quotidiano on line è piccola e noi siamo tanti, troppi. Insisto. Simone è troppo generoso per non trovare una soluzione. Decidiamo di operare una scelta e di dividerci in due gruppi: andranno a incontrare i giornalisti del fattoquotidiano.it i caporedattori e i loro vice. E così l’11 maggio Christian accompagna il primo gruppo, io il secondo il 12. L’esperienza si rivela straordinaria: Simone ha organizzato diversi momenti e coinvolto diverse figure del giornale. Una nostra redattrice intervista Martina Castigliani, autrice del toccante libro “Libere. Il nostro NO ai matrimoni forzati”, tutti incontriamo Erminia Guastella, ceo audience manager, e il Caporedattore del mensile “Millenium” Mario Portanova; alcuni incontrano anche Alberto Marzocchi, videomaker e giornalista d’inchiesta, e Giuseppe Pipitone, autore del potentissimo podcast “Mattanza”, mentre la generosissima Martina Milone ci spiega come funziona la piattaforma Ioscelgo.org dedicata alle petizioni. Sorridenti, generosi, caldi, ricchi di competenze ed esperienza: giovani PROFESSIONISTI che si pongono in modo totalmente gratuito al servizio di altri più giovani. Confesso che fatico a controllare la commozione. Il primo giorno i ragazzi del blog finiscono la giornata partecipando alla diretta su fb in dialogo con il Vicedirettore Simone Ceriotti e il direttore Peter Gomez. Indescrivibili le sensazioni che provo nel vederli così sicuri e a loro agio misurarsi con giornalisti di tale calibro. Concludiamo entrambe le giornate con una foto tutti insieme, un regalo per ciascuno di noi e la promessa di continuare quest’incredibile collaborazione. 

Il giorno dopo siamo di nuovo in pista: sabato 13 maggio sperimentiamo quanto solo osservato tra i giornalisti del Fatto: siamo presenti al Mantovart Youth day con l’esposizione di alcuni nostri lavori artistici ma anche come redazione che deve documentare la giornata: per la prima volta ci dobbiamo misurare sul campo, produrre mentre gli eventi accadono. Ci piace. Ci divertiamo. La complicità aumenta. Lavoriamo insieme ore. Stiamo bene.

Intanto l’anno sta per volgere al termine. Troppi di questa meravigliosa squadra se ne andranno con la maturità. Certo arriveranno nuovi giovani entusiasti e pronti a mettere il loro talento alla prova e al servizio del blog. E i vecchi li aiuteranno a comprenderne la complessità e il valore, supportandoli nelle prime fasi. Ciò che abbiamo creato non finirà con l’anno scolastico. “Siamo una famiglia” dice Pietro. Possiamo allontanarci. Ma non ci perderemo. Ne sono certa.

Ringrazio nuovamente Simone Ceriotti e l’intera Redazione de ilfattoquotidiano.it.

Ma soprattutto ringrazio Federico, Christian e i Ragazzi e le Ragazze del MyFermi.

Questo è il nostro blog.

Fatto da ciascuno di noi.

Fatto di noi.

Di Paola Frigeri

Appassionata della vita, del giornalismo e della ricerca della verità.

1 commento su “IL MYFERMI, ILFATTOQUOTIDIANO E UN ANNO DI NOI”
  1. Bellissime parole prof. Grazie mille per quest’esperienza e aggiungo “Diamo a Cesare quel che è di Cesare”

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