Per il secondo anno l’associazione Rap Pirata Musiconic dà il via al progetto di formazione dedicato al mondo hip hop e alla scrittura creativa di rime per canzoni di musica leggera.

Di Andrea Bizzarri

Il Centro “Baratta” ospita un laboratorio artistico musicale di scrittura creativa. Che cos’è la scansione metrica delle rime? Quali differenze esistono tra il rap e il pop? Come si costruisce un brano digitale? Questi sono solo alcuni dei temi che, a partire sabato 26 ottobre alle 15, saranno il fulcro dei sei incontri rivolti a ragazze e ragazzi. La rassegna è stata presentata nella sala consiliare del Comune di Mantova con l’assessora per le politiche giovanili Alessandra Riccadonna, Max Caso (nella foto è alla destra dell’assessora) ed Emilio Zito (in arte Emilio Resa). Questi ultimi sono la mente e il corpo del progetto: il primo è il presidente di Rap Pirata Musiconic mentre il secondo è il tutor e responsabile artistico dei laboratori.

L’iniziativa, per tutta la sua durata, si svolgerà nella sala “Peppino Impastato” della Biblioteca comunale di Mantova “Gino Baratta”. Durante la conferenza stampa è stato sottolineato come la biblioteca stia acquisendo un ruolo sempre maggiore nella vita sociale della città: negli anni e grazie a iniziative come questa è divenuta un vero e proprio luogo di aggregazione per i giovani. Basti pensare ai gruppi di dibattito e informazione come WeGino e a numerosi altri progetti che si svolgono durante l’anno.

La formazione sarà a 360 gradi: comprenderà tutti gli ambiti che un buon musicista deve necessariamente conoscere.

La preparazione inizialmente si concentrerà su un piano squisitamente tecnico (preceduta da un incontro introduttivo sul mondo hip hop); sarà posto l’accento sulla scrittura creativa di rime, per poi entrare nel vivo con la teoria musicale. Successivamente si scenderà nel concreto toccando con mano il lavoro dei producer: mixing, mastering e qualche accenno alla pubblicazione e al mondo della discografia. Il penultimo incontro tratterà l’interpretazione di un brano e la performance sul palco. Infine, si tireranno le somme di tutti i lavori svolti e ci si preparerà allo spettacolo finale all’Arci Tom, aperto al pubblico, dove gli allievi mostreranno le competenze acquisite e gli obbiettivi conseguiti.

I responsabili del progetto lo raccontano come un’esperienza che è andata oltre l’atto pratico e formativo. In questo evento i ragazzi e le ragazze hanno avuto la possibilità di sfogarsi e raccontarsi superando i confini familiari, scolastici e di amicizia. Ambienti che non sempre consentono ai giovani di esprimersi.

Si sta dando l’opportunità di incanalare le emozioni negative represse, come rabbia, tristezza e rancore, in modo sano e creativo. I due artisti organizzatori degli incontri hanno fatto presente che il mondo del rap e del trap è zeppo di tematiche negative, come la violenza, il consumo di droghe e la presenza di relazioni tossiche, ma in questo ambiente chiaramente la musica è totalmente diversa.

Durante il progetto, si costruiscono relazioni durature e profonde fra i partecipanti e gli stessi tutor, a tal punto che questi ultimi hanno raccontato di essersi commossi il giorno dell’esibizione finale, vedendo i progressi che i ragazzi hanno compiuto, sia tecnicamente che umanamente. Per questa ragione l’edizione di quest’anno ha nel titolo la parola legami, al fine di far comprendere meglio, data l’esperienza passata, i rapporti che si andranno a instaurare: una vera e propria seconda famiglia.

Per l’iscrizione si consiglia di non esitare inviando una mail all’indirizzo info@musiconic.eu o chiamando al numero 366214244.
Affrettatevi, POSTI LIMITATI!

Di Andrea Bizzarri

Quando non tento di mettere per iscritto le mie elucubrazioni, sono un dedito lettore e amante della musica, sia attivamente che passivamente. Attratto a tratti dalla tecnologia, dallo studio degli idiomi e dello spazio-tempo.

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