Settimana tematica dedicata alla legalità in occasione della Giornata della Memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.

Di Sveva Morini

Martedì 21 marzo, a Milano, si terrà la manifestazione indetta da Libera, la più grande rete nazionale di associazioni, cooperative sociali, movimenti e gruppi, scuole, sindacati, diocesi, parrocchie e gruppi scout che lottano “per una società libera dalle mafie, dalla corruzione e da ogni forma d’illegalità”.

La Giornata della Memoria e dell’Impegno è stata istituita con Legge n. 20 dell’8 marzo 2017 e con voto unanime alla Camera dei Deputati.

Una delegazione del Fermi, costituita da 3 classi, 2 rappresentanti d’istituto, 2 membri del blog e 1 rappresentante della Consulta, insieme ad alcuni insegnanti, sarà presente alla marcia della legalità.

La Redazione di MyFermi, davanti a questa ricorrenza così importante, non poteva tenere a freno la propria penna: è necessario agire e fare informazione per alimentare la comune consapevolezza che ciascuno di noi è fondamentale per l’affermazione dei diritti e della giustizia sociale.

In questa settimana tutte le nostre sezioni proporranno articoli sul tema: un omaggio a chi già si adopera e un invito a voi, amati lettori, ad alimentare la vostra voglia di agire, di abbattere l’omertà, di prendere apertamente posizione contro la criminalità organizzata e le sue atrocità.

“INSIEME È POSSIBILE”, come riporta lo slogan scelto quest’anno da Libera, “solo con il NOI si può arrivare ad affermare la pace, la giustizia, la verità, i diritti, l’accoglienza e la libertà”.


«Nella Giornata dell’Impegno e della Memoria in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, desidero riaffermare la mia vicinanza a quanti, con passione civile e profondo senso di solidarietà, sono riuniti per testimoniare come il cuore dell’Italia sia con chi cerca verità e giustizia, con chi rifiuta la violenza e l’intimidazione, con chi vuole costruire una vita sociale libera dal giogo criminale.

I nomi – tutti i nomi – di coloro che sono stati uccisi dalle mafie suoneranno, ancora una volta, come monito alle coscienze di tutti. Fare memoria è un’opera irrinunciabile della comunità, esprime rispetto alle vite spezzate dal ricatto degli assassini, o dalla loro strategia di dominio. Ci fa chinare la testa davanti alla sofferenza indicibile dei familiari, manifesta il nostro legame sociale e, con esso, le radici di quei valori di civiltà e di umanità che la violenza mafiosa cerca di cancellare. Ripetere quei nomi costituisce anche un impegno. Per lo Stato e le sue Istituzioni, anzitutto, che sono chiamati a contrastare con sempre crescente energia le organizzazioni mafiose vecchie e nuove..

Accanto a questo, sono necessari un allargamento della coscienza civile, una partecipazione attiva dei cittadini, un impegno convergente delle formazioni sociali, un radicamento della cultura della legalità. La giornata di oggi trasmette speranza e guarda al futuro, mentre richiama la nostra responsabilità collettiva verso chi ha pagato con la vita quella violenza criminale che è rivolta contro ciascuno di noi e contro i nostri stessi figli. Dobbiamo costruire insieme una società senza le mafie, senza il loro disonore, senza l’infamia della loro sopraffazione».

Il Presidente della Repubblica Italiana
Sergio Mattarella

21 Marzo 2018

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