La nave della guardia costiera italiana presente sul posto aveva ignorato le ripetute richieste di assistenza per 37 minuti, prima di collaborare alle operazioni.

di Greta Bellelli

La Louise Michel è una nave per il soccorso dei migranti, finanziata dall’artista britannico Banksy, il quale ha realizzato un’immagine di una bambina con un giubbotto di salvataggio e un salvagente a forma di cuore sulla carena dell’imbarcazione stessa.

Il coinvolgimento dell’artista nelle missioni di salvataggio risale al dicembre 2019, quando inviò un’email a Pia Klemp, capitana di diverse navi umanitarie che negli ultimi anni hanno salvato migliaia di vite: “Ciao Pia, ho letto la tua storia sui giornali. Sono un artista britannico e ho fatto alcune opere sulla crisi dei migranti. Non posso tenermi i soldi ricevuti. Potresti usarli per comprare una nuova barca?”. Pia rimase convinta si trattasse di uno scherzo per lungo tempo.

Oggi questa nave è famosa per i suoi numerosi salvataggi e in questi giorni è tornata sotto i riflettori. Il 26 Marzo 2023 la nave è stata sottoposta a fermo amministrativo dalle autorità italiane, dopo che l’equipaggio aveva risposto a una richiesta di aiuto nel Mediterraneo. Ora la nave è nel porto di Lampedusa, in Sicilia. La guardia costiera italiana ha accusato la Louise Michel di aver violato le nuove norme stabilite dal governo italiano sulle operazioni di soccorso in mare fatte dalle ONG, tenendo “un comportamento che complicava il delicato lavoro di coordinamento dei soccorsi”. L’incidente segue di poche settimane quello che ha coinvolto un caicco con più di cento migranti, affondato a pochi metri dalla spiaggia di Steccato di Cutro, in Calabria.

Le norme recentemente introdotte prevedono che una nave non possa compiere più di un salvataggio alla volta; per questo le autorità italiane avevano intimato alla nave umanitaria di fare rotta verso il porto di Trapani dopo che aveva compiuto un primo salvataggio. Ma viste le tante richieste d’aiuto, la squadra aveva effettuato un’altra operazione di soccorso, dato che la nave della guardia costiera italiana presente sul posto aveva ignorato le ripetute richieste di assistenza per 37 minuti, prima di collaborare alle operazioni.

“Sappiamo di decine di imbarcazioni in pericolo proprio di fronte all’isola in questo momento, eppure ci viene impedito di assisterle. È inaccettabile!” ha scritto l’equipaggio in un tweet il 25 Marzo. “Le autorità europee sono perfettamente consapevoli della presenza di persone che hanno bisogno d’aiuto nella loro zona Sar (la zona di ricerca e soccorso)” ha ribadito successivamente l’ONG. “Eppure hanno deciso d’impedire alla Louise Michel di uscire in mare. Ieri diverse persone hanno perso la vita a causa di due naufragi. Queste morti non sono un incidente né una tragedia. Sono morti volute”.

Forse noi, nel nostro piccolo, facciamo fatica a crederci, ma lasciare i migranti in mare è come gridare “lasciamoli affondare”. Banksy ha scelto di non perdere la sua umanità, di non cadere nell’indifferenza. Un esempio per tutti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *