di Daniele Farina
Durante il mese di febbraio si è tenuta la seconda fase dei giochi matematici provinciali, durante i quali Bakshi Saksham di 5EELE si è aggiudicato il primo posto a livello provinciale. La redazione di MyFermi ha deciso di intervistarlo per scoprire i segreti della materia più odiata di sempre dagli studenti di tutto il mondo.
Ciao, prima di tutto ti ringrazio di aver accettato quest’intervista. Parto col chiederti se puoi dirci qualcosa su di te e sulle motivazioni che ti hanno fatto scegliere questa scuola.
Mi chiamo Bakshi Saksham, frequento la 5°E ELE e vivo a Medole. Ho scelto di frequentare il Fermi perché ero molto interessato al corso di elettronica e sapevo che questo istituto mi avrebbe fornito un’ottima preparazione. Nonostante la distanza dal mio paese mi obblighi a passare molte ore in bus ogni giorno per arrivare a scuola, ne vale veramente la pena.
Ci puoi spiegare brevemente come funzionano le olimpiadi di matematica?
Ogni anno ci sono vari concorsi, singoli o a gruppo, anche nella nostra scuola, ai quali ci si può iscrivere. La prova consiste in una serie di esercizi da svolgere in un tempo limitato; si tratta di quiz a risposta multipla e prove dimostrative e geometriche molto impegnative per noi ragazzi del tecnico: infatti è il nostro punto debole.
Credi che la preparazione ricevuta a scuola ti abbia aiutato oppure ritieni che non sia sufficiente per superare le competizioni?
Diciamo che per fare queste prove non sono indispensabili tutte le basi teoriche, ma possono darti un grande aiuto, soprattutto quando ti trovi davanti ad esercizi dimostrativi. In linea generale, però, tutti gli esercizi possono essere risolti ragionando e in questo la preparazione che ho ricevuto al Fermi mi è stata molto utile, anche se i ragazzi del liceo sono spesso avvantaggiati dalla loro preparazione logica, molto più presente nei loro percorsi di studio.
Era la prima volta che partecipavi o hai da sempre questa passione?
No, ho iniziato a partecipare ai concorsi matematici fin dalle elementari per gioco, mentre adesso queste competizioni sono molto più importanti. Sono sempre stato curioso di cogliere l’aspetto matematico delle materie che studio, anche perché la matematica si trova ovunque e mi piace approfondirne i suoi aspetti più interessanti.
Hai appena affrontato Cesenatico, giusto? Le finali si sono svolte tra il 5 e l’8 maggio. Come ti sei sentito?
Esatto, mi sono misurato con i migliori di ogni distretto, 300 ragazzi da tutta Italia e sono molto contento di esserci stato anch’io fra questi, perché la percentuale di ragazzi che viene da un istituto tecnico è bassissima.
Oltre a questo, mi è piaciuto essere coinvolto in quest’esperienza anche perché la matematica è da sempre vista con terrore: spesso quando si parla di matematica si pensa solo a numeri, equazioni e a tutti gli argomenti un po’ più noiosi che si affrontano a scuola. Ma se si scava un pochino, si scopre che dietro a tutto questo c’è un significato molto più interessante delle apparenze.
Mi ha fatto molto piacere constatare come la mia passione mi abbia portato così avanti; credo di essere arrivato dove sono ora proprio grazie al mio approccio entusiasta e curioso verso questa materia. Il segreto è quello di non essere superficiali e approfondire il più possibile.
Grazie mille per il tuo tempo e buona fortuna per le tue prossime competizioni!!!
Grande bro, sfatiamo i tabù della matematica