Che impatto ha il Natale su di noi?
di Aurora Moreschi
Si sa, il Natale al giorno d’oggi è diventato comunemente un momento di celebrazione, festa e, soprattutto per le famiglie, un modo per riunirsi e rafforzare i rapporti indeboliti nel corso dei mesi precedenti con i propri cari.
Tuttavia, è vero anche che non tutti vivono il periodo natalizio con così tanta gioia e spensieratezza. Questo articolo tratterà gli aspetti positivi e negativi che trasmette il Natale nella mente di tutti noi ogni anno, tra ansie, frustrazioni e aspettative irrealizzabili.
Il Natale viene generalmente visto come una festività che porta felicità ad ognuno, una festività che mette da parte la tristezza e la solitudine.
Ma questa affermazione è sempre valida?
Come premesso, la festività natalizia simboleggia l’unione, la gratitudine e la generosità. Molti in questo periodo si ritrovano più propensi a dimostrare gentilezza ed empatia verso gli altri, trasmettendo felicità a chiunque si trovi accanto. La sola immagine del Natale, infatti, stimola determinate aree del cervello, le quali rilasciano dopamina. Questo neurotrasmettitore è noto per essere legato alla sensazione di piacere e soddisfazione, che si attiva quando viviamo esperienze positive come il dare o il ricevere affetto. Il momento del Natale, dunque, essendo in grado di riunire chiunque nella maggior parte dei casi, provoca benessere fisico e mentale.
D’altro canto, la mente umana al momento del periodo natalizio può generare anche paura, ansia, stress e nervosismo. Si parla di Christmas Blues, ovvero la cosiddetta “depressione natalizia”, il riempirsi di pensieri negativi, manifestando rabbia, tristezza, solitudine e angoscia. Queste emozioni spesso comportano dolori fisici, dal momento che svariate persone affermano di avvertire mal di testa, difficoltà a dormire, o stanchezza.
Ma da dove nasce il Christmas Blue? Da cosa è causato?
La società di oggi, le tradizioni ed i social media ci spingono a immaginare un Natale “perfetto” caratterizzato da regali, felicità, amici, partner e famiglia. Una buona parte della popolazione, vulnerabile e facilmente condizionabile, nel momento in cui visualizza post o immagini di famiglie felici, regali costosi o cene eleganti, si accorge però di non riuscire a soddisfare queste aspettative, crollando così in un lungo periodo di caos, tristezza, stress e frustrazione. Non tutti sono “perfetti”, chiunque al giorno d’oggi deve affrontare difficoltà economiche o familiari o momenti di disordine mentale: per esempio il senso di solitudine ed isolamento sociale al momento del Natale si fa sentire maggiormente in coloro che hanno perso qualcuno o che vivono lontano dalla propria famiglia. Oppure il non riuscire a permettersi di comprare regali per i propri cari, offrire viaggi o cene, comporta una pressione psicologica importante. Quindi perché rendere così tanto surreale questa festività, come se fosse una vera e propria “competizione”, nata invece con la voglia di riunirsi e di trascorrere momenti felici?
È normale sentirsi sotto pressione e pieni di emozioni disordinate, soprattutto durante periodi festivi come il Natale; è importante, però, anche prendersi cura di sé stessi e rendersi conto di aver raggiunto un limite e che è necessario vivere le festività in modo sano, senza lasciarsi condizionare da fattori esterni. Ci si può prendere cura di sé stessi cercando di distrarsi (sviluppando nuovi hobby o facendo sport, ad esempio), praticando la gratitudine (scrivere ogni giorno tre cose che ci hanno fatto sentire soddisfatti nel corso della giornata), non isolandosi e liberandosi dei pensieri negativi o stressanti (per esempio organizzando budget e cene).
Il Natale simboleggia l’amore, la felicità e l’unione: ricominciando a ritrovare tranquillità nelle piccole cose e curando il nostro benessere, saremo in grado di vivere e di goderci a pieno questo famoso “spirito natalizio”.