Corri e non smettere, altrimenti rimarrai fermo nel tempo

di Gaya Panini

In bilico su un filo di seta.
Sono talmente in alto che vedo tutta la città: vedo le macerie, intravedo i mobili degli appartamenti ancora in piedi ma che hanno subito danni.
Tutto è crollato e loro sono rimasti lì, fermi nel tempo.
Mi immagino il momento del loro acquisto, la loro storia; poi mi volto e vedo il nulla.
Il mio cuore rimbalza velocemente nel petto una, due, centinaia di volte.
Per la prima volta vivo sulla mia pelle il dolore straziante della morte. Il “non poter fare nulla”. Mi rendo conto di essere sola su un filo traballante, in un mondo troppo grande in cui non ho potere.
Continuo a sbilanciarmi, il filo traballa sempre di più.
L’ultimo rintocco, l’ultimo ticchettio dell’orologio, l’ultimo buongiorno, l’ultimo tramonto.

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