La sentenza che ha ribaltato il campionato della squadra
Di Lungu Liviu
Ormai tutti i fan del calcio italiano sanno che da un giorno all’altro la Juve si è ritrovata a metà classifica ma in pochi conoscono i dettagli. La Procura di Torino da un po’ di tempo aveva cominciato a esaminare la parte relativa alle plusvalenze iscritte nei bilanci degli anni 2019, 2020 e 2021 e risulta che ci siano state parecchie modifiche. L’indagine prende il nome di Prisma e dopo due anni di monitoraggio ha portato alla Juventus una penalizzazione di 15 punti in classifica nella stagione 2022/23 e l’inibizione del direttore sportivo Cherubini per 16 mesi in ambito nazionale, con richiesta di estensione in ambito Uefa e Fifa.
Fin da subito l’attenzione si è concentrata sulle operazioni di scambio tra i club differiti. La procura federale ha deciso di raccogliere informazioni sulle valutazioni dei calciatori coinvolti dal sito di Transfermarkt. Questa scelta è importante perché negli anni il portale tedesco è diventato un punto di riferimento per appassionati e addetti ai lavori per statistiche e bilanci. Tuttavia, per quanto riguarda le valutazioni dei calciatori, non è possibile creare un regolamento che chiarisca immediatamente eventuali dubbi e non lasci spazio a interpretazioni o discussioni.
Il sito stesso dice nel regolamento che i valori di mercato sono calcolati sulla base di un insieme di fattori e dietro la spinta ricevuta dalla community. Quindi Transfermarkt è un luogo dove le persone possono condividere le loro opinioni sul mercato dei trasferimenti. Tuttavia, poiché queste opinioni si basano su una quantità limitata di informazioni, non sempre ci si può fidare.
L’ufficio del procuratore federale non si è basato solo sulle informazioni di Transfermarkt durante le indagini sui club a loro riferiti. In udienza davanti al Tribunale Federale Nazionale, il sostituto procuratore Serenella Rossano ha affermato che il sito «era stato utilizzato dalla Procura per soli fini di consultazione e che lo stesso era stato impiegato anche da alcune delle società e dai loro consulenti».
In seguito a queste vicende l’intero consiglio di amministrazione della Juventus si dimette e oltre al caso delle plusvalenze fittizie si scoprono anche episodi di stipendi non pagati. La procura è in possesso di chat di WhatsApp tra i calciatori juventini dove l’ex capitano Chiellini dice “ci mancano 4 mesi di salario”. I giocatori non erano autorizzati a parlare nelle interviste di questi accordi con la società.
Su più club furono aperte indagini ma la Procura Federale ha chiesto di penalizzare solo la Juventus, chiedendo una sanzione di 9 punti da sottrarre nella stagione attuale e diversi provvedimenti per dirigenti e amministratori.
La Corte Federale d’Appello decide che la querela nei confronti delle altre società non è fondata, pur accogliendo la querela nei confronti della Juventus e dei suoi dirigenti, infliggendo al club bianconero una pena maggiore rispetto a quella proposta dalla Procura: 15 punti di penalizzazione in classifica.
In una delle recenti interviste l’allenatore bianconero ha dichiarato con tono molto arrabbiato: “Abbiamo fatto 38 punti, ma al momento ne abbiamo 23 e dobbiamo essere consapevoli della classifica che abbiamo: servono punti per salvarci, la situazione si è ribaltata – ha aggiunto Allegri. Per i tifosi è inaccettabile che una squadra che dovrebbe puntare all’Europa ora abbia come obiettivo la salvezza.
Alla luce di tutto ciò ci si chiede se la squadra torinese sia l’unica colpevole visto che il fair play finanziario spesso passa in secondo piano quando si parla di calcio.