Scuola e vita all’estero, raccontato in forma di diario dalla voce diretta di chi la sta sperimentando!
di Aurora Fantini

Ciao a tutti i lettori di MyFermi! Sono Aurora, una ragazza che fino a poco fa, proprio come alcuni di voi, frequentava giornalmente le aule del Fermi. Ma il 29 gennaio di quest’anno, dopo averlo voluto per tanto tempo, sono finalmente partita per un semestre all’estero in Canada.

In una mattinata d’inverno, da Milano Malpensa ho preso il fatidico aereo che mi ha portata dall’altra parte del mondo, più precisamente a North Vancouver, una città di 138.000 abitanti in Canada, la patria dell’hockey e dello sciroppo d’acero.

Ho deciso di raccontarvi la mia esperienza attraverso questo blog, sperando di esservi in qualche modo utile o, quantomeno, di strapparvi un sorriso mentre leggete le mie avventure.

29 gennaio 2022
Dopo un viaggio infinito sono finalmente arrivata in Canada ed ora dovrò passare tre giorni in un hotel per una quarantena preventiva. Nonostante tutti i vari accertamenti e la settimana di quarantena già fatta in Italia, non si è mai troppo scrupolosi.

31 gennaio 2022
In questi giorni di isolamento, tra partite di hockey in televisione e gare di sguardi con il muro della stanza d’hotel, ho realizzato di trovarmi veramente bene a Vancouver e di essere finalmente riuscita a realizzare il sogno che avevo da così tanti anni. Mi sono trovata a riflettere sulle persone e la realtà che avevo appena lasciato ed inevitabilmente la mia mente ha iniziato ad immaginare come sarà la mia vita ora che sono qui da sola in Canada.

Nel frattempo, fortunatamente, la mia breve permanenza al “covid hotel” è giunta al termine e co gioia me la sono potuta lasciare alle spalle, per incontrare per la prima volta la mia famiglia ospitante. La mia esperienza sarà accompagnata dalla presenza della mia “host mum”, da una ragazza tedesca e da una messicana. Dal primo momento in cui le ho viste, mi sono trovata veramente benissimo e a mio agio con loro. Ma non ho mai avuto dubbi: già prima della mia partenza avevo avuto modo di mettermi in contatto con loro, scoprendo delle persone dolci e disponibili.

1 febbraio 2022
Prima o poi dovevo riprendere ad andare a scuola e si dà il caso che questo sia proprio quel giorno. Frequento la “Sutherland Secondary School” e le materie che seguo sono matematica, inglese, scienze e teatro. La mia scuola è di tipo semestrale: questo vuol dire che si seguono solo quattro corsi per semestre. Ogni corso si svolge nell’aula predestinata, quindi sono gli studenti a spostarsi nelle varie classi, proprio come accade al Fermi.

La realtà scolastica canadese è molto diversa da quella italiana: i giorni sono suddivisi in “giorno 1” e “giorno 2” che si alternano durante la settimana, ed ogni giorno si seguono solo due corsi. Per esempio: durante il giorno 1 ho scienze e teatro, mentre nel giorno 2 ho inglese e matematica. Le lezioni iniziano alle 9:20 ed ogni modulo dura circa 2 ore e 20 minuti.

Al termine della prima lezione si va in caffetteria per la pausa pranzo, che dura all’incirca 45 minuti. Per il pranzo ci si può portare il cibo da casa oppure, se come me si è sempre in ritardo, si può prendere da mangiare a scuola. Per rendervi l’idea, il bar è come quello di Daniele, ma con gli hamburger al posto delle pizze.

Dopo il pranzo segue il secondo corso, terminato il quale la giornata scolastica finisce verso le 15:00. Per molti studenti però la permanenza a scuola non si conclude con la fine delle lezioni: infatti in diversi, dopo le lezioni, praticano degli sport: al momento, per esempio, c’è calcio femminile, track and field, rugby maschile e frisbee. Nel pomeriggio, in assenza di allenamenti e tempo permettendo, si esce o a Downtown o in montagna (che dista un’ora in autobus) oppure si va in giro per North Vancouver.

18 marzo 2022
Questo mese e mezzo è stato caratterizzato da tantissimi momenti belli ma, purtroppo, anche da alcuni decisamente più tristi: specialmente durante le prime settimane di scuola mi sentivo molto spaesata e sola, perché non conoscevo nessuno, ma pian piano ho iniziato a stringere le prime amicizie. Riuscire a fare amicizia con ragazze e ragazzi del posto non è per nulla semplice e richiede moltissimo tempo; questo perché i canadesi sono abituati ad avere studenti internazionali nella loro scuola e passano il tempo stando nel loro gruppo. Come ogni esperienza anche questa è caratterizzata da alti e bassi, ma poco alla volta sto cercando di superare le varie difficoltà e, proprio per questo motivo, sto imparando tanto.

Per quanto riguarda la famiglia ospitante, come avevo previsto, io e le mie “sorelle” ospitanti abbiamo già instaurato un rapporto bellissimo. Devo ammettere che grazie al clima sereno in casa mi sto trovando così bene con loro che è come se fossero una seconda famiglia per me e non ho mai avuto nostalgia della mia d’origine, nonostante questa fosse una delle mie preoccupazioni principali.

Per ora dal Canada è tutto…
See u soon!

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