Drake e 21 Savage: L’intesa Vincente

Di Lyam Sibilia

È il 23 ottobre, un giorno normalissimo come gli altri, quando aprendo per la millesima volta in 10 minuti la home page di Instagram vedo un post che annuncia l’uscita di un progetto musicale fatto da 21 Savage e Drake.

Oddio non ci credo,
damn, spacca ‘sta roba,
mi gaso,
condivido il post nelle storie,
continuo la mia giornata che è restata normalissima esattamente come lo era prima.

Finalmente arriva il 4 Novembre, giorno della release dell’album “Her Loss”.

5:35 suona la prima sveglia, la spengo.
5:40 suona la seconda sveglia, la spengo.
5:45 suona la terza sveglia, avrei voluto spegnerla.

Mi alzo, mi vesto, vado in cucina, mi scaldo la mia tazzina di latte, prendo i biscotti, mi siedo.
Okay, è arrivato il momento.
Cuffie nelle orecchie, apro Spotify ed inizio ad ascoltare l’album, seguendo la sequenza dei brani scelta dai due artisti ovviamente (esiste un girone dell’inferno per voi che li ascoltate in shuffle).
Mentre mi gusto il nuovo progetto musicale, esco di casa e prendo il 7 abbonati delle 6:28.
Finisco di ascoltare l’album che ormai il pullman è arrivato al Fermi.
Scendo.
Penso “cavolo che figata sto album”.

Nei giorni seguenti lo riascolto e wow, davvero figo, joint album che funziona benissimo, i due artisti sembrano due amici al campetto da basket che si divertono facendo qualche tiro al canestro, ma al posto di passarsi la palla è il microfono a rimbalzare dalla mano di Drake a quella di 21 Savage, mettendo a segno punch Lines da tre punti degne di Steph Curry.

“Her Loss” è un album dove non solo si assiste ad un continuo cambio di attitude e di flow sul beat ma si possono anche notare diversi cambi di strumentale: è interessante come già in “Rich Flex”, primo brano del progetto, si possano distinguere due produzioni differenti dove la prima presenta caratteristiche simili a quelle che siamo abituati ad ascoltare nelle canzoni di Drake, mentre la seconda sembra essere estratta dalla discografia di 21 Savage.

Dinamiche simili si vedono anche in “Pussy & Millions”, unica canzone dell’album contenente un featuring, dove la base presenta molti più synth ed effetti digitali in concomitanza con la strofa di Travis Scott, assumendo sonorità che quasi sempre accompagnano la voce del rapper.

In “Broke Boys”, invece, la scelta di applicare un beat change non dipende dallo stile del cantante ma dal mood che si vuole dare alla canzone: questo cambio, intorno al minuto 1:55, la rende più aggressiva, trasformandola nel brano perfetto da ascoltare quando sei in palestra e hai bisogno di un boost d’energia per completare le ultime due ripetizioni della serie a fine allenamento.

Oltre ai brani per palestrati, in “Her Loss” troviamo anche musica per chi ha voglia di rimorchiare: “Spin Bout U” risulta perfetta come canzone da postare sulle storie di Instagram, specie se accompagnata dalla tipica foto che guardandola ti porta a pensare: “Ma com’è che non sono ancora finitə sulle copertine di Vogue?”.

Se invece ci si dovesse trovare in un brutto periodo per quanto riguarda le relazioni amorose, entrano in gioco “Hours In Silence” e “I Guess It’s Fuck Me”, brani in cui Drake riflette su relazioni passate.

Brani come “Middle of the Ocean” e “3AM on Glenwood” sono invece perfetti per chi cerca qualcosa di tranquillo da ascoltare durante una camminata chill al calar del sole.

Insomma, direi che ci sono canzoni per ogni occasione.

“Her Loss” è un album davvero bello a parer mio, e nonostante abbia ricevuto diverse critiche per la presenza un po’ invasiva di Drake penso che ciò sia in linea con il modo di far musica dei due artisti. Drake è solito fare album molto lunghi con diverse canzoni da 5 minuti, mentre 21 Savage è più abituato a scrivere strofe corte in canzoni che spesso non raggiungono i 3 minuti: per questo motivo, trovo che forse sarebbe risultato forzato imporre ai due rapper di scrivere la stessa quantità di rime. Oltre a questo, nonostante spesso manchi la voce del secondo cantante, l’influenza di 21 Savage viene ritrovata molto all’interno delle produzioni perché si riesce a far combaciare perfettamente le batterie secche tipiche dei suoi brani con i sample melodici usati dal collega canadese.

Detto questo non perdere tempo e corri subito ad ascoltare uno dei migliori joint album usciti negli ultimi anni.

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