Sto sognando ad occhi aperti o è tutto vero? Dammi un pizzicotto, non ci credo.
di Emma Malavasi

Le luci spente, la musica a basso volume, gli scuri chiusi.
Attraverso questi ultimi, si insinuano timidamente i raggi del Sole appena nato: è già arrivata l’alba, come a
tradimento.
Ha inizio una nuova giornata. Avevamo sperato in una notte infinita.
Fermi il tempo e sciogli gli orologi, siamo parte di un Dalì.
Siamo così vicini che la mia mano sul tuo petto diventa tua, inseparabili al punto tale che i tuoi occhi si chiudono con la mia stanchezza.
Disegni sogni d’amore con il dito sul mio viso, sorridiamo e viaggiamo nei pensieri dell’altro.
Non fare rumore, la città si deve ancora svegliare.
Pittore delle mie fantasie, sono la tua tela.
Esprimi la nascosta vena artistica che possiedi e dipingi quello che ti passa per la mente, quella camera disordinata che tanto amo.
Se non vorrai più dipingere, diventerò un blocco di marmo e ti dirò di scolpirmi.
Se non vorrai più scolpire, diventerò un foglio e ti sussurrerò di scrivere i tuoi pensieri più intimi e, con essi, i tuoi segreti.
Non smettere mai di creare, mio artista.
Desidero essere il tuo cartografo.
Lascia che impari la geografia del tuo corpo a memoria: le profondità; i rilievi; lo scorrere dell’acqua reso sempre nuovo dall’onda inarrestabile del tempo.
I tuoi disegni stanno prendendo forma: il desiderio – sfrenato – di noi.
Tienimi la mano, piano piano tutto si realizzerà.

Di Emma Malavasi

Descrivo specchi che non riflettono.

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