PROFUMO DI CASA

Fiori, torta, caffè, fragranze.
di Emma Malavasi

Mi manca avere il tuo profumo addosso, lasciare che si espanda e che dilati i pori, timide fessure. Quell’odore si addentra dentro di me, rendendoti un po’ più mio. 

Lo riconoscerei dappertutto. 

Ti riconoscerei in tutte le forme, in tutti i fiori in cui sei in grado di trasformarti per sfuggire al mondo esterno. 

Ti riconoscerei in qualsiasi fragranza, anche nella più piccola dose: sei chiave portante di tutta l’essenza. 

Sei marchio di fabbrica e tratto distintivo, mutevole ma d’impatto. 

Una scia invisibile si forma non appena mi passi accanto: lasci una nuvola d’immaginazione alle tue spalle. In quella traccia spumosa rivedo un luogo familiare, caldo e accogliente. La mia mente entra nella somma di vapori sospesa nell’aria, come fosse una porta. 

Mi rimandi in cucina. La mia cucina. È piena, disordinata, nel pieno del suo utilizzo.

Ecco il forno acceso. Il timer sta per suonare, ci siamo quasi. Una graziosa mano gira con decisione la manopola. La bollente lucciola va in letargo prima che il suo calore materno diventi ustionante. 

Non appena viene aperto il marchingegno, esce la stessa scia, ma con odori differenti: una torta al cioccolato, soffice e dorata al punto giusto. 

Tagliamola a fette, ne vuoi una?

Ho apparecchiato e messo su il caffè: lo prendi lungo e senza zucchero, vero?

Dai, ti aspetto in cucina: la porta è sempre aperta. E, se dovessi dimenticare la strada, segui l’aroma cioccolatoso: si trasformerà in sentiero solo per i tuoi occhi. Poi, senza che nemmeno te ne accorga, rubandoti un bacio, coglierò un piccolo fiorellino da dietro il tuo orecchio e lo unirò ai vari ingredienti. Chiamerò questa fragranza “profumo di casa” e farò in modo che sappia di te e di torta al cioccolato.