a cura di Francesca Manzelli

In settimana sono arrivati alla nostra redazione numerosi componimenti poetici, tanto da spingerci a creare una raccolta unica in questa sezione del blog. Premettiamo che ogni componimento è frutto dell’espressione artistica dei poeti, quindi prendiamo le distanze da ciò che questi ultimi scrivono sostenendo la fondamentale importanza della libertà nell’arte senza censure. 

Siamo dunque orgogliosi di proporvi l’espressione poetica di ben 8 ragazzi della nostra scuola, precisamente dalle classi 2CIN e 4AIIN. 

Iniziamo questo percorso proprio da G.M. di 4AIIN, che esprime appieno la poesia mostrando come questa possa legarsi anche alle menti informatiche dell’istituto e non soltanto ai sentimenti e ai più profondi turbamenti dell’animo umano. Per chi fosse poco esperto dei big data, protagonisti del sonetto seguente, il poeta ha fornito una dettagliata spiegazione ad ogni verso. 

Big data, flusso dati colossale

difficoltoso da elaborare

così vario da far sentire male

così veloce da far tremolare.

Big data, dai robot al naturale,

fin dal sessanta ancora a perdurare,

per aziende consiglio abituale,

con valore immenso da scoperchiare.

Big Data, per privacy non scompigliano

poiché per marketing utilizzati,

e tranquillità non importunano.

Big Data, che in Europa importunati,

poiché solide norme disturbano,

e conseguentemente regolati.

vv1: Si riferisce ad una delle tre V, ovvero il Volume (colossale)

vv2: Un programma normale non riesce ad elaborare in modo efficiente i Big Data, bisogna avere molta abilità di programmazione per riuscire a creare un algoritmo di analisi efficiente per analizzare moli di dati così imponenti

vv3: Una vasta eterogeneità dei dati, riguarda le tre V, ovvero la Varietà

vv4: Velocità dell’afflusso dei dati, ogni secondo centinaia di GB di materiale vengono aggiunti nei Data Lake

vv5: I dati vengono generati sia dagli utenti umani (naturale) che dalle intelligenze artificiali (robot) presenti in rete

vv6: I Big Data sono nati attorno agli anni ‘60

vv7: Sono utilizzati soprattutto dalle aziende per iniziare programmi aziendali che variano in base alla “moda” del momento nel mondo per fare in modo di vendere più prodotti ai consumatori 

vv8: Solo quando si analizzano in modo efficiente e approfondito si può capire il loro vero valore, infatti una corretta analisi può portare ad un aumento dei guadagni dell’azienda anche di milioni

vv9: [Parere del “poeta”] Il “poeta” esprime il suo parere esprimendo che i Big Data sono sicuri in fatto di privacy, nei versi seguenti scrive le argomentazioni a sostegno della sua tesi

vv10: La maggior parte dei Big Data sono analizzati solo per questioni di marketing, non vengono utilizzati per “spiare” realmente un’utente, anche perché nei Data Lake (ovvero i data center pieni di dati) ci sono i dati di miliardi di dispositivi, quindi quando analizzati si tende a fare una “media” delle preferenze di tutti gli utenti analizzati

vv11: [Parere del “poeta”] Spiegate le motivazioni per cui il “poeta” pensa che i Big Data non ledono la privacy dell’individuo, perché continuare ad essere preoccupati? Nei versi seguenti aggiunge altre argomentazioni a sostegno della sua tesi

vv12: I tipi di dati raccolti e l’uso degli stessi sono enormemente limitati in Europa grazie al GDPR, una raccolta di norme riguardanti la privacy dell’individuo online

vv13: Il GDPR pone norme molto rigide (solide) sulla raccolta dei dati

vv14: Grazie al GDPR la decisione sulla raccolta dei dati è a carico dell’utente e lo stesso utente ha il controllo su quali dati vuole che siano/non siano raccolti, inoltre ogni azienda che raccoglie dati ha l’obbligo di informare l’utente di quali dati verrebbero raccolti e per quale scopo. Infine l’utente ha anche il diritto all’oblio, ovvero il diritto di eliminare qualsiasi suo dato presente nei database di un’azienda.

Passiamo ora alla prima di una serie di composizioni sul tema della primavera, che in questi giorni di aprile sta facendo sentire la sua potenza in ogni fiore che sboccia e si affaccia al mondo. Manuel Stacchezzini in “Verde Speranza” esprime l’impatto causato dall’arrivo della stagione della rinascita sull’inverno interiore.

Sorrisi al primo spiraglio di luce

Il dolore come parassita nelle carni 

Un raggio tra le nubi, fiocchi o fuochi 

Mi incentrai sul mio lento sospiro.

Tempeste erano ormai come lame congelate 

Sapere di non dover più soffrire 

Sapere di poter continuare a vivere 

Sapere che la fatica non scompare.

Me ne accorsi al primo cinguettio 

Al primo tappeto di foglie sbiadite 

Ai primi segnali di natura viva.

Ripresi conoscenza di me stesso dopo tanto 

Sulla panchina dove mi ero perso, mi ritrovai 

Preso da una gioia, il cuore mi scaldai.

Segue “Impressioni di primavera” di Matteo Squassabia, che racconta in versi la bellezza della nuova stagione.

Dolce il canto della Primavera 

che ogni giorno abbraccia

il cuore, profumata e sincera, 

abbastanza che la parola taccia.

Non è più autunno,

non è più inverno,

vestita a macchie colorate, 

come disegno di vivace di bambino.

Primavera porta gioia, 

come bere un bicchier d’acqua, 

il tuo spirito ravviva.

Bambini nascono, fiori sbocciano 

lasciano alle spalle 

chiazze indelebili di felicità bella.

Vi proponiamo ora “Prima luce” di Alex Mora, che ci regala la sua visione della primavera in un sonetto rovesciato.

Colpevole spaventa il mal umore 

Colpevole diffonde i pollini 

Colpevole sveglia le rondini.

Il silenzio tacque 

lasciando spazio alla gioia 

e al buio stanco.

Come la mattina

il gallo canta prima 

come il sole si avvicina 

Scappa la brina.

Il sole luccicante è oro.

Il cielo brillante è zaffiro 

Giocando con lingotti d’oro 

Preziose pietre in giro.

“Primavera – a Bea” di Mario Semeraro è un sonetto di dedica che analizza gli effetti dell’arrivo della primavera su una persona evidentemente vicina al poeta. 

Primavera

È quando spuntano le viole 

e quel tepore

che viene dal sole.

I suoi occhi azzurri

sono infiniti come il cielo 

ma nonostante le critiche 

lei rimane col suo fidato velo.

All’arrivo del caldo vento della giornata 

Si sfila il velo

E si intravede la sua bionda chioma dorata.

Quando il mondo si riempie di fraternità 

Quando la casa è invasa dalla felicità 

Quando le persone offrono ospitalità.

Segue “Freschezza primaverile” di Fabio Scappi, il quale si concentra sul comportamento degli uccellini per descrivere il cambiamento che interessa la natura in questi mesi. 

La primavera è arrivata, 

serena e animata.

La natura fiorisce

E il freddo sparisce.

Danzano gli uccellini, 

danzano i fiori, 

felici come bambini, 

luminosi come pomodori.

Il ramoscello bagnato 

dall’uccellino trasportato, 

alla compagna viene lasciato.

Così tutta d’impegno

inizia a fare il loro nido di legno, 

da trasformare in un rifugio degno.

“Primavera a Luzzara” di Kevin Paini è invece un elogio alle radici che racconta la quotidianità di un paese vissuta da un ragazzo qualunque, sotto una luce ironica.

Quest’anno sei arrivata presto,

 a casa mia sai di pesto.

Al campetto ci andai contento,

non come quando avevo perso. 

Se ricapita quel momento,

di sicuro sarà turbolento.

In golena c’è fresco,

hai fatto fiorire un pesco,

in campagna si sta bene,

non come quando vado dal prete.

A Luzzara di verde ce n’è molto, 

ma fai rivivere qualche tronco. 

E ora che anche tu mi hai sfinito, 

posso consegnare e fare un giro.

Concludiamo con “Primavera” di Volodymyr Shust, che esprime invece la naturalezza della vita che pian piano muta in concomitanza con il mutare delle stagioni, sempre mantenendo una grande semplicità. 

Arriva la primavera 

la stagione bella 

come donna snella. 

Meraviglia vera.

La vita inizia con il volo degli uccelli,

la vita inizia con i primi fiori belli.

Arriva con l’acqua della neve

che un uccellino beve, dalla pozzanghera iridescente.

Le giornate si allungano

e sono più calde.

I bambini possono uscire, giocare.

Che bell’arrivo spettacolare! 

Viene voglia di cantare

e di ballare.

Ringraziamo tutti i poeti che hanno voluto condividere le loro espressioni artistiche, ricordando che chiunque voglia farlo ha la possibilità di contattarci tramite mail o sul profilo social. Accogliamo qualsiasi forma d’arte adatta al blog istituzionale con piacere!

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