In piazza Marconi, alle ore 12, cinque saxofonisti del Liceo Musicale di Mantova si sono esibiti con quattro brani diversi.

di Andrea Bizzarri

Il quintetto ha aperto con “I got rhythm”, un brano allegro e squillante, dalle influenze decisamente jazz, un pezzo dinamico che, come ben espresso dal nome, gioca su cambi repentini di ritmo, alternando momenti di enfasi a parti più tranquille.

Successivamente l’ensemble ha eseguito “Ouverture da Candide”, decisamente più complesso del precedente. Con un ritmo più incalzante e note più acute, il brano ha coinvolto tutto il pubblico, che ha accennato allegri passi di danza. Il tema principale dell’opera prevedeva una tale sincronia dei componenti che tutti i membri del gruppo sono giunti a suonare le stesse note, amalgamandosi in una sinfonia struggente e magnetica.

Il penultimo brano ha placato l’animo, ormai infervorato, degli ascoltatori, attraverso note malinconiche e lente. Il secondo tema, invece, ha riempito la piazza di un’atmosfera eterea, restituendo alla platea leggerezza e serenità.

Il quarto e ultimo brano era piuttosto famoso: si tratta di “Palladio”, opera maestosa e dotata di un’aura quasi regale. Il tema, seppur semplice e ripetuto varie volte, ha coinvolto il pubblico grazie alla sua melodia incalzante che è poi sfociata in un fragoroso insieme.

I cinque musicisti sono usciti di scena accompagnati questa volta da una musica dal bar della piazza e da un interminabile scroscio di applausi.

Foto di Dafne Bonaldo

Di Andrea Bizzarri

Quando non tento di mettere per iscritto le mie elucubrazioni, sono un dedito lettore e amante della musica, sia attivamente che passivamente. Attratto a tratti dalla tecnologia, dallo studio degli idiomi e dello spazio-tempo.

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