Venerdì 10 febbraio, proprio in quell’area della mensa considerata pura e sacra in quanto solo al personale è consentito accedervi, le regole sono state stravolte: auguri, festeggiamenti, personale ATA che cerca di imbucarsi per aggiudicarsi un pezzo di brioche… Vi racconto di una pausa pranzo fuori dagli schemi.
di Cattivik
Manuela Ferri, prof di sostegno della nostra scuola, non si sarebbe mai immaginata cosa sarebbe successo venerdì 10 febbraio.
O forse sì dato che era il suo compleanno, anche se è bene non dare mai le cose per scontate.
Comunque, mentre mi accingevo a degustare il mio pranzo che avevo appena acquistato al bar della mensa, qualcosa di inusuale succede: schiamazzi, risa e parole poco caste riecheggiano nella sala mensa. Lì per lì non mi sono fatto troppi problemi in quanto sono eventi abbastanza consolidati nella routine di chi frequenta la mensa…
Ad un tratto, però, mi rendo conto di una certa anomalia: i suoni provengono nientemeno che dalla zona riservata ai professori! Come è possibile? Sogno o son desto? Una cosa del genere può avvenire anche in quel territorio ove aleggia e regna il senso di disciplina e serietà?
Appurato che non si trattasse di una visione onirica o che non fossi sotto effetto di stupefacenti a mia insaputa, mi avvicino verso il fulcro degli eventi per comprendere più a fondo l’origine di tale singolarità. Le prime cose che mi balzano all’occhio sono una bottiglia di bollicine e due giganti brioches poggiate su uno di questi tavoli esclusivi, ma è solo quando vedo una candelina conficcata in una di esse che tutto mi risulta chiaro, nitido: è una festa di compleanno! E non una semplice festa, ma una festa a sorpresa! Incredibile che queste cose ancora si organizzino una volta passati i venticinque anni…
Una cosa singolare che mi è particolarmente rimasta impressa di questo clamoroso evento, è stato vedere come l’essere umano, data l’occasione, farebbe di tutto pur di saziare i propri istinti primordiali della fame. Un uomo, del quale solo le iniziali vi saranno rese note (W.O), si è finto un invitato per poter accedere all’evento e soddisfare la sua gola. Che eleganza, che classe, che dignità! Immaginatelo lì, tra le risate e i canti di “Tanti Auguri a Te”, che cerca di passare inosservato mentre sgraffigna pezzi di brioche come se non ci fosse un domani. Sicuramente abbiamo tanto da imparare da questo bidello leggendario che passerà alla storia come un grande eroe culinario.
Chiudendo la parentesi sull’imbucato seriale… Successivamente ai fatti avvenuti, mi sono giunte voci di corridoio in merito: la festeggiata è Manuela Ferri, prof di sostegno della nostra scuola alla quale i suoi colleghi ed amici più stretti hanno organizzato una colletta per farle un regalo e festeggiare tutti insieme il giorno del suo compleanno.
È bello vedere come nella nostra scuola ci siano momenti di convivialità e serenità che riescano ad allietare il clima e che ci dimostrino che, in fondo, anche i professori sono esseri umani.
E con questo conclude la nostra cronaca del giorno, dove anche il più innocuo dei bidelli può trasformarsi in un insospettabile criminale gastronomico. Questo è stato “Cronache di Cattivik, dove il cinismo e la sorpresa non mancano mai”. A presto per altre avventure fuori dal comune! Ed ancora tantissimi auguri a Manuela!
Ci tengo a sottolineare che questo è un articolo a scopo puramente ironico per rimarcare la convivialità che si va a creare all’interno della scuola. Non è per nessuna ragione mia intenzione attaccare le persone coinvolte, non ho pregiudizi nei confronti di nessuno e nel caso in cui vi sentiste attaccati vi prego di accettare le mie scuse. Nutro un profondo rispetto per tutti coloro che ogni giorno si mettono a disposizione degli studenti e della scuola.
Tanti auguri Manu!!