Ambasciatori dell’Onu per tre giorni. Gli studenti del “Fermi” Edoardo Testa e Massimiliano Zaniboni di quarta hanno indossato i panni dei rappresentanti che ogni anno si riuniscono al Palazzo di Vetro a New York. Il progetto Imun (Italian Model United Nations) non li ha portati sulla costa orientale degli Stati Uniti ma a Milano, per una tre giorni (dal 17 al 19 gennaio) dove l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite è stata simulata come se i rappresentanti dei 193 Stati membri fossero giovani ragazzi di talento.
di Contributore Esterno
Edoardo e Massimiliano hanno deciso di raccontare questo progetto coordinato internamente alla scuola dalla docente di lingua straniera Ranucci.
IMUN è la simulazione delle Nazioni Unite più grande del mondo e viene organizzata ogni anno in diverse città italiane. Come detto l’obbiettivo dell’esperienza è quello di trasformare gli studenti in delegati di riferimento per i Paesi appartenenti all’Onu. Durante la simulazione Edoardo e Massimiliano hanno valorizzato fedelmente gli interessi dello Stato rappresentato (rispettivamente Germania e India) dando vita a un dibattito acceso ma formalmente ineccepibile. Obiettivo finale? È stata la mediazione: trovare una posizione favorevole per il proprio Paese cooperando insieme ad altri delegati per stilare e successivamente approvare le cosiddette “Resolutions”, cioè documenti conclusivi contenenti la somma delle idee emerse durante la sessione.
Gli studenti mantovani hanno ottenuto una “Honorable Mention”, ovvero una Menzione d’Onore, che viene conferita a coloro che si sono distinti con interventi particolarmente innovativi, con idee fondamentali per la stesura del documento finale o che hanno condizionato positivamente l’andamento globale del dibattito.
Il loro messaggio? Essere coraggiosi, “buttarsi nella mischia” e mettersi alla prova sempre con opinioni informate, scaturite da studio e impegno: “noi abbiamo provato e siamo riusciti a dimostrare il nostro valore – hanno dichiarato – Ora è il vostro turno di dimostrare chi siete!”