di Camilla Bernoldi
Con i prezzi dell’energia alle stelle e l’inquinamento sempre più pressante sull’ecosistema, l’Italia si spegne
per un giorno in occasione dell’iniziativa “M’illumino di meno” arrivata alla sua XVIII edizione.
Anche il nostro istituto ha aderito all’iniziativa “M’illumino di meno”, ideata dalla trasmissione radiofonica di Radio2 “Caterpillar”. Si tratta di spegnere tutti gli oggetti elettrici ed elettronici non strettamente necessari per un giorno, in modo da limitare, ove possibile, gli sprechi energetici. “Silenzio energetico”: così è definito, con un termine distintivo per indicare questo concetto molto importante.
Diciotto anni or sono, Caterpillar ha proposto un decalogo di consigli da seguire per ridurre gli sprechi energetici:
- spegnere le luci quando non servono e non lasciare in stand-by gli apparecchi elettronici;
- sbrinare frequentemente il frigorifero, tenere la serpentina pulita e distanziata dal muro in modo che possa circolare l’aria;
- mettere il coperchio sulle pentole quando si bolle l’acqua ed evitare sempre che la fiamma sia più ampia del fondo della pentola;
- ridurre gli spifferi riempiendo gli infissi di materiale che non lascia passare aria. Mettere le tende davanti alle finestre e alle porte esterne;
- risparmiare l’acqua, innanzi tutto applicando il rompigetto ai rubinetti;
- fare una spesa oculata per evitare lo spreco alimentare;
- fare una corretta raccolta differenziata;
- dare una seconda vita agli oggetti per allontanare il fine vita delle cose;
- utilizzare l’automobile il meno possibile e condividerla con chi fa lo stesso tragitto. Privilegiare la bicicletta o i mezzi pubblici.
- piantare alberi, piante e fiori ovunque possibile: anche in città, nei giardini e sui balconi. Le piante purificano l’aria e ospitano uccelli e insetti impollinatori.
L’edizione di quest’anno si è svolta l’11 marzo ed era finalizzata alla sensibilizzazione sul ruolo delle piante e della mobilità sostenibile; non per niente il simbolo che contraddistingue l’edizione di quest’anno è una bicicletta ricamata con doodles floreali. A volte si è scettici, si pensa che il contributo che diamo nel nostro piccolo non faccia davvero la differenza in un mondo grande come il nostro… Ma è qui che ci si sbaglia: noi tutti siamo cittadini della Terra e se ognuno iniziasse a svolgere queste semplici azioni, il nostro pianeta ne trarrebbe immediatamente un beneficio e di conseguenza tutte le specie viventi. Come disse saggiamente il primo uomo che appoggiò il proprio piede sulla superficie lunare, “Un piccolo passo per l’uomo, ma un grande passo per l’umanità”.
La nostra scuola ha aderito a questa storica iniziativa spegnendo per un giorno tutto ciò che risultava superfluo. Ci avete fatto caso che tutte le luci dei corridoi e delle aule erano spente? Immagino di no, proprio perché la differenza era impercettibile: sfruttare la luce naturale fornita dalle innumerevoli finestre della nostra scuola è decisamente un’abitudine che dovremmo mantenere, è pure gratis.
Oltre alle luci, gli insegnanti sono stati invitati a non utilizzare apparecchi elettronici al di fuori dei computer, ma purtroppo questa richiesta non è stata esaudita da tutti i docenti, in quanto strumenti come i proiettori sono ormai diventati parte integrante della nostra classica lezione. Per un attimo abbiamo rimpianto la buona vecchia lavagna in ardesia e il gessetto.
Un altro aspetto chiave di questa edizione verteva sugli stili di vita sostenibili. Ma cosa si intende con questa espressione? Si tratta di cercare, dove possibile, di ridurre il nostro impatto ambientale a livello personale. Un esempio lampante è evitare di utilizzare la macchina per gli spostamenti brevi e preferire i mezzi pubblici o, ancora meglio, la bicicletta, un mezzo con zero emissioni, che vi permette anche di svolgere attività fisica… insomma, due piccioni con una fava. Un’altra buona abitudine è quella di usare una borraccia anziché continuare ad acquistare le bottigliette al bar.
E voi? Credete di avere uno stile di vita sostenibile? Fate nulla per essere più “green”? Fatecelo sapere in un commento e ricordate: provare a ridurre gli sprechi non costa nulla, anzi è proprio gratis!