San Patrignano: un luogo dove rinascere. La visita di quattro classi del “Fermi” ha sfatato luoghi comuni e pregiudizi svelando una realtà che mostra la strada per uscire dal tunnel delle dipendenze. Quando si pensa a una comunità infatti ci si immagina un luogo poco curato da tenere a distanza. Toccare con mano San Patrignano invece ha dimostrato quanto questi preconcetti siano lontani dalla verità.
Di Janiss Zanoni
Due docenti di religione del nostro istituto, la professoressa Facconi e il professor Spazzini, hanno accompagnato ragazzi e ragazze verso forti esperienze formative: le insidie delle dipendenze. Un viaggio iniziato a scuola, con alcune lezioni di approfondimento sul tema, e terminato con la visita al più importante centro italiano per la riabilitazione.
Le ondulate colline romagnole hanno accolto le studentesse e gli studenti. Un paesaggio che non ti aspetti per una comunità di recupero: è formata da numerosi complessi specializzati in diversi settori lavorativi e da piccole casette con la funzione di dormitorio.
A far vibrare le corde emotive dei giovani visitatori sono state le testimonianze dei pazienti: tutte persone che hanno capito l’importanza della guarigione. Ognuno è stato portavoce di storie diverse, ma ricche di temi comuni, come le insicurezze, la mancanza di affetto o la paura del giudizio. Vuoti emotivi che offrono spazi indifesi alle trappole delle dipendenze.
Ancora oggi un numero elevato di individui cade nella rete dell’uso e dell’abuso di droghe e moltissimi ragazzi iniziano proprio nell’adolescenza. Per questo è necessario che se ne parli, facendo aumentare la consapevolezza.
Tutti nella loro vita incontrano problemi, traumi e perdite. E di fronte agli ostacoli è il singolo a decidere se superarli, divenendo più forti, oppure evitarli, offrendo il fianco a scelte pericolose. La droga “sparisce dal corpo ma non dalla testa” e, per quanto possa sembrare attraente la sensazione di una sostanza stupefacente, nessuno dovrebbe cadere nella tentazione perchè da un singolo gesto sconsiderato possono scaturire solitudine e autodistruzione.