Tra gli stereotipi ed i pregiudizi della periferia, il quartiere di Lunetta vede crescere sempre di più una realtà dedicata interamente ai giovani e all’arte.
di Iulia Marasescu
Il Creative Lab nasce nel 2017 a seguito della rigenerazione di un edificio a Lunetta, in precedenza occupato da uffici comunali e dell’ASL. Dopo il trasferimento di queste realtà in altri luoghi, il palazzo rimane vuoto e senza uno scopo per tre anni, fino al momento in cui il Comune di Mantova, affiancato da varie associazioni, decide di predisporre un bando per un progetto dedicato alla riqualifica delle periferie. L’ambiente viene così affidato al vincente network di imprese culturali Pantacon, che, con una convenzione fino al 2026, sta realizzando attività per i giovani e occupando gli spazi assegnati attraverso esperienze ed attività che utilizzano i diversi linguaggi artistici contemporanei.
Questo spazio è di grande impatto culturale, poiché dà la possibilità di accedere a contenuti culturali che prima non c’erano nel territorio. Matteo Rebecchi, presidente di Pantacon, sottolinea come nel centro città ci siano molte proposte di attività culturali che funzionano, ma nessuna di queste è legata all’arte contemporanea, che è un linguaggio attraverso cui i giovani possono essere maggiormente coinvolti.
Il Creative Lab di Lunetta è oggi un luogo in cui ragazzi e ragazze hanno la libertà di allestire un loro atelier o un laboratorio, senza vincoli economici o amministrativi. Gli spazi sono affidati dunque agli abitanti, che vi svolgono le proprie attività e che sono i veri protagonisti del progetto. Uno degli obbiettivi per il futuro, infatti, è di fare in modo che i residenti frequentino maggiormente lo spazio non solo come spettatori, ma anche come parte attiva dell’organizzazione e gestione delle proposte culturali. Il consorzio si limita alla gestione e alla pianificazione di corsi di formazione, eventi e mostre di giovani artisti e progetti fotografici.
Il Creative Lab cerca di fare in modo che l’ambiente sia sempre più una fucina di idee culturali tale da invogliare anche chi non abita in questo quartiere a partecipare agli eventi. Con l’istituzione di questo spazio e la pittura di numerosi murales sugli edifici del quartiere, si sta cercando di riqualificare il territorio, identificandolo come luogo volto alla creatività e non riducendolo a semplice periferia.
Sin dalla sua nascita negli anni ‘80 Lunetta è stata utilizzata come “luogo di scarto”, in cui venivano sistematicamente “buttate” tutte le situazioni problematiche. Oggi tutte le operazioni e gli sforzi sono volti a rendere il quartiere sempre più vivo, alzando il suo livello culturale. Tuttavia la strada da percorrere prima di riuscire a sradicare i pregiudizi e a vincere l’emarginazione è ancora lunga.